Lingottando Un consiglio: state alla larga dagli scrittori presenzialisti

Ci perdonino i nostri affezionati lettori se ci permettiamo di sconsigliare ai visitatori della Fiera del Libro di perdere tempo con gli onnipresenti autori che si credono gli unici titolati a parlare di Torino. Come se uno, senza di loro, non potesse capire la città. Alla larga da qualsiasi incontro con Bruno Gambarotta e Giuseppe Culicchia, suo erede in presenzialismo. Non sarà facile, perché sono ovunque, ma si può fare. Volendo mantenere un contatto con i libri ed evitando le comparsate dei fenomeni televisivi, oggi è meglio puntare su una conferenza dotta, ma non noiosa: «Storia della punteggiatura in Europa», alle ore 12 in sala Blu, con Bice Mortara Garavelli, Tullio De Mauro ed esponenti dell’Accademia della Crusca. Una volta tanto, si parlerà di scrittura. Subito dopo, alle ore 13, anziché sgomitare per la focaccia rustichella e la cocacola, parteciperemmo alla conversazione con il siriano-libanese Adonis, classe 1930, uno dei più noti poeti viventi. Lo intervisteranno Mario Baudino e Giuseppe Conte. La manifestazione si sovrappone in parte con un’altra molto attesa: quella delle 13,30 all’Arena Piemonte. S’intitola «Raccontare Cuba». La grande assente è Yoani Sanchez, giovane intellettuale dissidente dal regime dei fratelli Castro. Ci sarà però Erick de Armas, medico cubano fuggito a Barcellona, vivace e dotato scrittore tradotto anche in italiano. Insieme con lui, Gordiano Lupi e Omero Ciai. Sempre oggi, alle ore 18 in sala Azzurra parlerà uno dei principali scrittori egiziani invitati al Lingotto (l’Egitto è il Paese ospite), ’Ala Al-Aswani, introdotto da Caterina Soffici. E veniamo agli appuntamenti di domani. Alle 14 è prevista la presentazione dell’ultima fatica di Enrico Brizzi e Marcello Fini, che dialogheranno con l’antropologo Marci Aime a proposito del loro pellegrinaggio-libro da Roma a Gerusalemme. Un autore straniero che potrebbe rivelarsi interessante è il californiano Alan Drew, che incontrerà Marco Ansaldo alle 15 al Caffè letterario. Alle 17,30 in sala Rossa dovrebbe materializzarsi Pupi Avati.

Alle 18, in sala Azzurra, in molti pagheranno una visita allo humour sempreverde di Franca Valeri, che ha appena pubblicato il volume Di tanti palpiti (Baldini Castoldi Dalai). Due autorevoli esempi di cultura dello spettacolo, nessun confronto con tanti velleitari di cui subito si perderà memoria.

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