Un'imbarcata di Vidic dopo due minuti ha messo l'Inter sotto impatto emotivo, gli ha fatto regalare un tempo all'avversario, ha costretto tutti a tentare una cosa in più con risultati inapprezzabili. Vidic aveva la palla fra i piedi in piena area e se l'è fatta rubare, era in vantaggio, è finito a ridosso dalla linea di fondo, forse ha tentato perfino un colpo di tacco. Un errore del genere da uno come lui è quasi una vigliaccata. Vazquez era in pressing, se l'è trovata fra i piedi e ha scaricato su Handanovic da non più di tre o quattro metri, imparabile, Inter sotto. É stata una variante di Kiev, anche lì un tempo regalato, non giocato, improvvisato. Ma in Ucraina poteva quasi sembrare una scelta voluta, a Palermo non ha mai dato questa impressione e ha colpito la fragilità emotiva di tutti o quasi tutti. Mazzarri ha iniziato a chiedere calma e a mettersi le mani fra i capelli, errori elementari, mai a palla bassa, lanci verso Icardi che ha trascorso 45' senza toccare la palla, ma non per modo di dire. Qualcosa bisognava fare, così era come arrendersi alla paura. Però il Palermo aveva strameritato e Iachini era stato abile a chiedere un pressing esagerato, soprattutto sui tre centrali nerazzurri, abbastanza macchinosi nel controllo quando l'avversario è nei pressi. Questo è un difetto noto, Medel infatti ha il compito di abbassarsi per poter scaricare su di lui quando l'azione parte dal fondo e i centrali non riescono ad aprire sulle fasce. Medel è stato uno dei pochi a non farsi intimidire dal pasticciaccio di Vidic, a suo modo è venuto fuori, lui e Kovacic, uno in interdizione e l'altro in costruzione. Lavorando su questi due l'Inter è lentamente uscita fuori e favorita anche dal calo fisiologico di Dybala, Morganella e Rigoni che hanno sputato sangue su ogni pallone, si è rimessa in campo. Claudicante ma in piedi. Tutto questo fino al gol di Kovacic dopo quaranta minuti in apnea, un piatto destro delizioso e preciso sul palo di sinistra di Sorrentino, peraltro favorito da un disimpegno impreciso di Feddal che non è riuscito a trattenere il pallone fra i piedi poco fuori dalla sua area.
Le perplessità sulla tenuta emotiva dell'Inter si sono tutte confermate dopo questo gol preziosissimo. Nel giro di pochi minuti, sul finire del primo tempo e a inizio ripresa, Valeri ha annullato due reti prepotenti e assolutamente non casuali, la prima è un colpo di testa preciso di Vidic, stacco imperioso, la seconda è un'intervento in spaccata e in piena area di Icardi. Per Valeri off side in entrambe, nella prima la posizione di Osvaldo è effettivamente irregolare e inoltre influisce sull'azione, sulla seconda è parso tutto molto pulito.
Inter non benissimo, lontana dalle sue ambizioni.
Al ventesimo della ripresa Mazzarri ha tentato la scossa, dentro Hernanes, fuori Juan Jesus, dietro passa a quattro, davanti meno pressione su Kovacic con il brasiliano chiamato all'impostazione. L'Inter aveva già guadagnato campo ma il Palermo chiuso e ben organizzato aveva concesso solo una palla gol a Guarin al quarto d'ora su assist di Osvaldo. E al 30' grandissimo brivido sul destro di Vazquez deviato da Ranocchia sulla traversa. E poco dopo ancora Vazquez in area piccola ha calciato a fil di palo. Mazzarri, pallido e steccato, ha spinto in campo anche Palacio, ma è parsa più una soluzione difensiva, giusto per tenere lontano la palla dalla porta di Handanovic, aveva capito che il punto stava diventando prezioso.
Finale da brividi, annullato un gol a Belotti per fallo molto dubbio su Nagatomo, prodezza di Sorrentino che alza sulla traversa un colpo di testa di Osvaldo. Un grande Palermo, la pausa mentale ha costretto l'Inter ha fare tutto di fretta e ora non gli è possibile.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.