Bari - "Non lo dire a nessuno dove stanno i bambini. Come è vero Iddio, mi uccido".
È lo stralcio di un’intercettazione ambientale di un colloquio in dialetto gravinese avvenuto, secondo gli investigatori, nell’autovettura di Filippo Pappalardi tra l’uomo e la sua convivente, Maria Ricupero. L’intercettazione è riportata nel provvedimento restrittivo di circa 200 pagine notificato a Filippo Pappalardi, accusato di aver ucciso i suoi due figli di 13 e 11 anni e di aver occultato i loro corpi.
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