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Lippi:«Attenti! Il campionato non è finito. E il Bayern farà sudare l'Inter»

Il ct della nazionale prova ad indovinare il finale di stagione. «É stato un torneo molto combattuto, due partite possono dire qualcosa». E sulla Champions:«I nerazzurri hanno acquistato autostima, ma pure il Bayern: 50 % a testa»

Come fosse un padre nobile della patria calcistica, Marcello Lippi non perde occasione per distillare gocce di saggezza calcistica. Se poi le sue scelte per il mondiale non si dimostreranno altrettante sagge ed avvedute, ci vorrà poco per rispedirlo nell'inferno della plebaglia panchinara. Fra le gocce di saggezza, c'è quella sul campionato. Il ct ci invita a sperare, che il divertimento non è finito, e qualche colpo dio scena è dietro l'angolo. Certo non gradiranno gli interisti, ma il thrilling è il sale del calcio. Leggete un po'. «Cosa penso del finale di questo campionato e di Lazio-Inter? Credo che sia stato un torneo molto interessante, perchè più combattuto di altre volte, e soprattutto che questo stesso campionato non sia ancora finito. Si parla tanto ma non bisogna dimenticare che mancano ancora due partite».
Intanto, però, c'è la finale di coppa Italia di questa sera, e ci sono anche timori per l'ordine pubblico dopo quanto accaduto in Lazio-Inter. «Io spero di poter vedere la partita con serenità - ha commentato Lippi -. Non è detto che accada qualcosa, e comunque bisogna invitare tutti alla calma».
Il 22 maggio ci sarà anche un'altra finale, quella di Champions League tra Inter e Bayern Monaco: il favorito? «50% di possibilità a testa, perchè l'Inter ha acquisito dimensione internazionale e autostima, ma lo stesso vale secondo me anche per il Bayern. Per questo le vedo sullo stesso livello». Vedere di nuovo in finale Van Gaal, avversario di Lippi con l'Ajax nella finale vinta dalla Juve nel 1996, non fa venire l'acquolina in bocca? «Non ci avevo pensato - è stata la risposta - perchè sono concentrato solo su Italia-Paraguay, ho in testa solo il Mondiale. Però se penso che da tecnico ho fatto quattro finale di Champions e ne ho vinta solo una, mi rimane un piccolo rimpianto. Però sono stato anche l'unico a vincere la coppa Campioni e poi sia il Mondiale di club che quello per le Nazionali».
Infine il bilancio dello stage alla Borghesiana con gli azzurri: «Ho visto grande partecipazione da parte dei giocatori, del resto la Nazionale è il sogno di tutti. Ma io desidero ringraziare tutti i ragazzi per il lavoro svolto. Ai miei ho spiegato che non sarebbe giusto se facessi adesso certe scelte. È meglio aspettare sempre l'ultimo giorno.

Comunque, ad ognuno di loro spiegherò i motivi delle decisioni».

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