In tre ai mondiali del 98, Pagliuca, Bergomi e Moriero, in cinque nel 2002, Toldo, Materazzi, Zanetti, Di Biagio e Vieri, nel 2006, Materazzi. Unico interista come Nicola Berti nel 94 negli Usa, ma ora lInter rischia zero presenze nel 2010: «E questo da interista mi dispiace», confessa Berti.
Lo intercettiamo sulla Milano-Como, guarda caso allaltezza delluscita Lomazzo: ehi Nick, mica si confonderà ancora?
Dice che adesso ha due figli a cui badare e la mancata visita di Marcello Lippi in parte se laspettava, non è uno sgarbo, in fondo il ct dellItalia cosa ci andava a fare ad Appiano Gentile? E mentre lo dice urla: «Ecco Lomazzo, è lì che andavo tutti i giorni».
Questa volta però gli sfreccia al fianco: «Mannò. In fondo Lippi non ha mica tutti i torti. Vabbè... Cioè, credo che sia stata una dichiarazione che poteva risparmiarsi quella sui troppi stranieri allInter, ma in fondo cha anche ragione: cosa ci va a fare ad Appiano? Stia a casa».
Troppi stranieri... «Questa è la politica della società. E credo che non si possa neppure criticare visti i risultati. Ma se devo essere sincero a me piacerebbe vedere più italiani in squadra. Certo che il ct non ha dato una grande iniezione di fiducia a Santon e Balotelli...o no?».
Adesso gli interisti di tutto il mondo non vedono lora che inizi il mondiale per tifare Italia. «E da interista mi spiace che non ci sia nessuno di noi nel giro della nazionale. Lippi sta lavorando su una base solida e si fida dei suoi, di quelli che conosce bene. Ma assieme ai vecchi dovrà inserire dei giovani e Santon e Balotelli mi sembrano proprio gente di primo livello. Ma non mi stupirei se non venissero convocati, anche se lo meritano ampiamente. Credo che Balotelli se la debba giocare, potrebbe essere una prova di maturità. Le sue qualità non sono in discussione ma gli serve più continuità nellInter. Cè tutto un girone di ritorno, ha tempo per proporre una seria candidatura. La Nazionale resta un traguardo, ci si deve arrivare col tempo, altrimenti tutto diventa troppo facile e non se ne capisce limportanza».
Cosa succede, il Nick che lancia appelli e distribuisce dritte non era esattamente in programma. O sta maturando? «Adesso ho due figli a cui badare, lho già detto. Però non è esattamente un appello a Josè Mourinho. Non credo sia vero che lui non apprezzi i giovani, anzi mi risulta che ci lavori e ci lavori anche bene. Ma sullInter girano sempre strane voci». Per esempio che il Milan sia favorito? Risata. «LInter vince e questo non laiuta a diventare più simpatica.
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