LIRICA Non così fan tutte Cinque opere «fuori scena»

Grandi rappresentazioni in quattro teatri lombardi. Si parte l’11 ottobre con «The turn of the screw» di Britten ospitato al Ponchielli di Cremona

Metti una notte a Pavia, un dopocena a Brescia, una fuga a Cremona e uno struscio «lungo lago» a Como. Se all'idea aggiungi una sera a teatro, ecco lo spettacolo nello spettacolo: per una volta tutti fuori da Milano, in senso contrario a ticket e code per parcheggiare, e via verso alcuni dei più bei teatri (e città) di Lombardia. Il teatro Grande di Brescia, il Sociale di Como, il Ponchielli di Cremona e il Fraschini di Pavia da anni formano la «squadra» del Circuito lirico lombardo. Li chiamano teatri «storici di tradizione» per i loro palchi, i loro affreschi e la loro storia, ma queste location d'autore sono soprattutto oasi color pastello, piccole «bomboniere» dove, fra velluti e broccati, il tempo e la cultura sembrano davvero essersi fermati. La stagione sta per accendere i riflettori: si parte l'11 ottobre e si prosegue fino al 17 febbraio. Lucia di Lammermoor (Donizetti), Così fan tutte (Mozart), Madama Butterfly (Puccini), Macbeth (Verdi) e The turn of the Screw (Britten) si alterneranno sui palchi dei quattro teatri per un totale di 41 repliche. La rassegna lancia spesso nuovi talenti, porta l'opera al grande pubblico anche in provincia e insegna ai milanesi che un prodotto lirico di buon livello può anche abitare oltre (e scendere giù) dall'empireo della Scala. A garanzia un gruppo consolidato: il circuito è promosso dalla Regione e finanziato dalla Fondazione Cariplo. In regia As.Li.Co., associazione lirica e concertistica italiana, che si assume il compito di preparare e le nuovi voci e mette a disposizione il suo coro diretto da Antonio Greco. La Fondazione de I pomeriggi musicali partecipa con le proprie orchestre. Tradizione vuole che delle 5 opere, quattro siano allestimenti nuovi, ma la sfida di quest'anno si chiama The turn of the screw (Giro di vite): ispirandosi all'omonima novella di Henry James, Benjamin Britten scrisse e musicò nel 1954 la sua «versione» di questa ghost story ambientata nel più profondo Essex inglese. Per la regia di Elio De Capitani, con Tiziana Fabbricini, sarà questa l'opera che l'11 ottobre aprirà la stagione dal Ponchielli di Cremona. Ancora Regno Unito e nebbie di Scozia, ma tutt'altra atmosfera per un classico ottocentesco come Lucia di Lammermoor: i celebri acuti della «pazzia», spauracchio per qualunque soprano, sono affidati a Jessica Pratt, diretta da Manlio Benzi, per la regia di Dieter Kaegi. Un'altra tragedia di donna, altro classico per i melomani, è Madama Butterfly, interpretata da Liping Zhang, mentre Giuseppe Varano sarà il coraggioso tenente Pinkerton. Il Macbeth di Shakespeare, musicato da Giuseppe Verdi, fu rappresentato in Italia per la prima volta nel 1847, mentre in questa versione, con nuovi allestimenti, porta la firma di Andrea De Rosa.

Infine è Mariano Dammaco, 35enne pugliese, a firmare la regia di Così Fan Tutte, il dramma giocoso di Mozart che chiude il cartellone.
Circuito lirico lombardo
Dall'11 ottobre al 17 febbraio www.lombardiacultura.it

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