Liste di attesa: non varrà solo la prenotazione, ma l’urgenza

Liste di attesa: non varrà solo la prenotazione, ma l’urgenza

(...) soltanto sulla priorità temporale, ma sull’effettiva gravità della situazione.
Come sia possibile gestire un simile principio non è chiaro, ancora. Visto che dovrebbe già essere così. Infatti la Asl chiama in causa ancora una volta i medici di famiglia ai quali chiede un «miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva». Forse dimenticando che siamo la regione più vecchia del mondo e tanti anziani richiedono una sanità efficiente. Tuttavia qualcosa promette di fare anche la Asl che avvierà «con i medici di medicina generale e gli specialisti un percorso comune per definire una modalità di accesso che rispetti l’esigenza clinica del paziente di ottenere un trattamento appropriato in tempo utile ed individui un diritto di precedenza rispetto ad altri su basi cliniche e non solo su parametri temporali, attraverso l’adozione di strategie che garantiscano l’erogazione tempestiva di quelle prestazioni che presentano caratteri di precedenza rispetto alle altre». E qui dovranno entrare in ballo i medici di famiglia, che si confronteranno in maniera più diretta con gli specialisti per precisare il caso di ogni singolo paziente. La Asl3 si impegna anche a fornire un’adeguata formazione in merito. Ma non è tutto. Un secondo punto in questione riguarda il cosiddetto «drop out» che riguarda coloro che prenotati per una visita o un esame non si presentano all’appuntamento. «I distretti e i servizi specialistici ospedalieri dovranno contattare telefonicamente gli utenti prima dell’appuntamento al fine di limitare tale fenomeno in maniera drastica». Inoltre il programma prevede specificceh misure anche per l’accesso ai ricoveri ospedalieri sia in regime di day hospital sia in day surgery, misure per l’attivazione di percorsi diagnostico terapeutici prioritariamente in campo oncologico e cardiovascolare e la regolamentazione dei ricoveri con modello di day service ambulatoriale.
Resta la nota dolente delle visite fisiatriche che nel territorio genovese hanno una lista di attesa di 119 giorni e per la cardiologia con 113 giorni di attesa.

«C’è un sistema sperimentale di accessi prioritari - dicono alla Asl 3 nei distretti 8 e 9 per fornire in tempo utile risposte ai pazienti con problematiche rilevanti e invalidanti». Sull’urologia l’attesa da Cup prevede la prima visita utile a 129 giorni a Fiumara. Ciò è anche legato al fatto che in altre province liguri le prenotazioni in questa specialità sono addirittura bloccate.

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