Da Corvara a Orbetello e Rocca Grimalda, la bella Italia di provincia al cinema

Sono diversi i borghi e le cittadine della provincia italiana diventati location del cinema: tra essi Orbetello, Rocca Grimalda e Corvara in Abruzzo

Da Corvara a Orbetello e Rocca Grimalda, la bella Italia di provincia al cinema

La bella provincia italiana è, negli ultimi decenni, sempre più al centro del cinema. Sono diverse e tante le location interessanti che fanno da sfondo a storie emozionanti e grottesche, commedie e film drammatici: dall’Abruzzo alla Puglia, passando per il Piemonte e la Toscana.

Il processo, che crea una forte identificazione nello spettatore, è in realtà iniziato negli anni ’80, specialmente con le pellicole interpretate da Renato Pozzetto e Adriano Celentano. In quei casi Monza e la Brianza (che all’epoca non erano capoluogo), il Lodigiano e i comuni dell’area metropolitana di Milano diventarono teatro di vicende divertentissime, come Il bisbetico domato, Lui è peggio di me, Il ragazzo di campagna e molti altri.

Corvara

Corvara

Nel film di Maccio Capatonda viene chiamata Acitrullo, ma è in realtà Corvara in provincia di Pescara a fare da sfondo verace a Omicidio all’italiana, feroce satira sulla trattazione della cronaca nera in tv e il cosiddetto “turismo del dolore”.

Si tratta di un minuscolo borgo collinare con suggestivi edifici: si va dalle antiche “pagliare”, ossia case in pietra che avevano funzioni agricole nell’antichità, agli edifici religiosi, come la parrocchia di Santa Maria delle Grazie e Sant’Andrea, che risale al XV secolo con il vicino campanile di Sant’Andrea.

Nel 1933 il borgo andò incontro a un progressivo abbandono a seguito del terremoto della Maiella: successivamente però fu costruito un borgo nuovo più in basso, mentre il borgo antico è stato restaurato e recuperato per fare infine parte del locale parco nazionale.

Orbetello

Mulino spagnolo di Orbetello

In L’estate del mio primo bacio di Carlo Virzì, la protagonista Camilla presenta Orbetello all’inizio della pellicola e la saluta in uno straziante addio alla fine: “Ciao stazione di Orbetello. Ciao Argentario. Ciao laguna. Ciao mulino spagnolo”. Per poi passare in rassegna le case dei suoi amici benestanti ma anche il microcosmo che la cittadina rappresenta.

Posta tra mare e montagna, Orbetello è infatti un piccolo incanto in cui la natura si mescola alla storia. La radice del borgo sorse infatti all’interno delle civiltà etrusca come scalo marittimo, tanto che nei dintorni sono presenti scavi archeologici con beni culturali di epoca etrusca e romana. La città vera e propria però fu fondata da Pietro II Farnese con il nome appunto di Orbetello, ovvero “luogo erboso circondato dall’acqua”.

Sono da visitare in loco diversi edifici religiosi e civili, tra cui naturalmente il citato mulino spagnolo, costruito insieme ad altri 8 oggi non più esistenti, nel XVI secolo: il mulino serviva alla macinazione del grano attraverso l’utilizzo del vento.

Montesilvano

Montesilvano

I neopunk sgangherati protagonisti de La guerra degli Antò di Riccardo Milani si muovono invece nella città di Montesilvano, sempre in provincia di Pescara. Anche questo luogo venne abitato per la prima volta in epoca romana, per poi diventare un centro fiorente in epoca medievale. Sotto i Borbone poi, si avviò anche una vivace vita politica, con l’adesione di alcuni gruppi di cittadini alla Carboneria.

Tra gli edifici notevoli c’è la chiesa di San Michele Arcangelo, quella della Madonna della Neve, quella della beata vergine Maria del monte Carmelo, per citare solo le più antiche. Interessante anche l’ex colonia Stella Maris, un esempio interessante di architettura futurista con progetto di Francesco Leoni: pensata nel 1936, fu terminata di costruire 3 anni dopo e si ispira all’aspetto di un aeroplano.

San Sebastiano dei Marsi

San Sebastiano dei Marsi

Molto più piccolo è invece il borgo di San Sebastiano dei Marsi in provincia de L’Aquila, location di alcune scene di Auguri professore, anche questo di Milani.

Il piccolo centro fa parte della valle del Giovenco, proprio nei pressi della Montagna Grande e conta pochissimi abitanti. Quello che colpisce di più qui è la natura: la sorgente della ferriera, il cosiddetto “cammino della bauxite” (ovvero una lunga passeggiata, perfetta per il trekking, all’insegna di questo materiale), il sentiero che collega all’area protetta del parco nazionale d’Abruzzo.

Santa Cesarea Terme

Palazzo Sticchi a Santa Cesarea

Ne L’anima gemella di Sergio Rubini, uno dei teatri - oltre alla famosissima scena del tuffo dal ponte del Ciolo a Gagliano del Capo - è la città di Santa Cesarea Terme. Si tratta di una cittadina signorile con una lunga storia turistica: nel XIX secolo la stazione idrotermale iniziò a essere sempre più frequentata. Tra gli anni ’30 e 40, complice la presenza di un casinò e diversi alberghi di lusso, divenne una meta vip, grazie ad artisti di rivista che elessero Santa Cesarea a loro soggiorno di viaggio, da Germana Paolieri a Lisetta Nava.

Nel film, tra le location, si vede Palazzo Sticchi, sorto tra ‘800 e ‘900: la sua particolarità è la loggia con una trifora, oltre che gli archi del porticato e una merlatura arabesca. Il tutto, però, rigorosamente in pietra leccese.

Eupilio

Lago del Segrino a Eupilio

La Brianza, il Lodigiano e la Comasca sono location dell’emozionante Il capitale umano di Paolo Virzì: tra i borghi coinvolti c’è Eupilio. Si tratta di un centro molto antico, che risale addirittura al III secolo a.C. Il consiglio è quello di visitare questo luogo in inverno, quando la neve cade a falde e lo spettacolo del gelo sul lago di Segrino e sul lago di Pusiano è romantico. Ma non è da sottovalutare neppure il risveglio della natura in primavera nella zona.

Rocca Grimalda

Rocca Grimalda

Ancora neve. Nell’Alto Monferrato, in provincia di Alessandria, si trova Rocca Grimalda, uno dei paesi location di Texas di Fausto Paravidino. Nella sonnolenta, in apparenza, provincia piemontese, i panorami naturali sono suggestivi anche se spesso fortemente antropizzati da attività produttive come agricoltura e allevamento.

Ci sono tuttavia degli interessanti beni architettonici da visitare. In primis castello Malaspina-Grimaldi, sorto come edificio militare e poi tramutatosi in residenza gentilizia. Risale al XIII secolo ma fu rimaneggiato fino al XVIII con delle piccole aggiunte che rappresentano una sorta di stratificazione della storia dell’arte secondo le tendenze locali e italiane.

Particolari anche gli affreschi settecenteschi della chiesa di Santa Limbania in Castelvero, che si trova all’interno di un percorso turistico che prevede un tour enogastronomici con le bontà della zona, come la carne di cinghiale, lo stracotto e la preibuiera, che è una zuppa di lasagne con fagioli e aglio.

La foto di Montesilvano è del Comune di Montesilvano via Wikipedia

La foto di Rocca Grimalda è di Twice25 & Rinina25 via Wikipedia

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