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Ponte Sant'Angelo a Roma, storia, origini e curiosità

La storia di questo ponte è ricca di avvenimenti che coinvolgono epoche storiche lontane e personaggi illustri, come Dante Alighieri

Ponte Sant'Angelo a Roma, storia, origini e curiosità

Chi si reca a Roma non può non percorrere il Ponte Sant'Angelo, una delle costruzioni più suggestive della città eterna che unisce le due sponde del fiume Tevere e consente di raggiungere Castel Sant'Angelo, a pochi passi dalla maestosa Piazza San Pietro.

La storia di Ponte Sant'Angelo è densa di aneddoti e si snoda attraverso epoche storiche molto lontane tra loro, basti pensare alla sua data di origine: nel 136 d.C., infatti, l'Imperatore Adriano fece edificare questo ponte per collegare la città al suo Mausoleo funebre costruito a partire dal 125 a.C.

Ponte Sant'Angelo: l'origine del nome

Ponte Sant’Angelo a Roma

Non tutti sanno che Ponte Sant'Angelo ha avuto diverse denominazioni nel corso della storia, a partire da Ponte Elio proprio in onore di Elio Adriano. È conosciuto anche come Ponte di Adriano, Ponte di Castello e Ponte San Pietro grazie alla sua vicinanza con il Vaticano, tuttavia il suo appellativo più diffuso si deve a un avvenimento che ha come protagonista Papa Gregorio I.

Pare che nel 590 d.C., infatti, quest'ultimo stesse attraversando il ponte durante una processione diretta al Mausoleo e proprio lungo il percorso ebbe la visione dell'Arcangelo Michele, intento a riporre la spada nel fodero. Questa visione è stata interpretata come l'annuncio della fine dell'epidemia di peste che stava affliggendo Roma.

Da qui derivano sia la denominazione "Sant’Angelo" conferita al Mausoleo di Adriano, sia il nuovo nome del ponte. Realizzato in marmo travertino, è dotato di cinque archi e tre di questi sono di epoca romana.

Le statue e gli angeli del ponte di Roma

Ponte Sant’Angelo a Roma

Ponte Sant'Angelo si caratterizza per la presenza di numerose statue dedicate agli angeli, e non solo. È stato Clemente VII, nel 1533, a ordinare la collocazione di due statue raffiguranti San Pietro e San Paolo, mentre pochi anni dopo Paolo III decise di far realizzare altre otto statue con evangelisti e patriarchi come omaggio per l'arrivo di Carlo V, che ebbero durata molto breve.

Risale al 1670, infine, l'inserimento delle dieci statue di angeli commissionate da Papa Clemente IX tre anni prima, ciascuna con un simbolo della passione di Cristo: dalla colonna al flagello, dal sudario alla corona di spine, compresi i chiodi, la veste, i dadi e la croce.

Gli angeli sono stati realizzati dagli allievi di Gian Lorenzo Bernini, che eseguì personalmente due angeli con cartiglio e corona di spine: quelli che possiamo ammirare ancora oggi sul ponte, tuttavia, sono solo le copie dei due originali conservati altrove.

Curiosità su Ponte Sant'Angelo

Ponte Sant’Angelo a Roma

Nel 1300, durante il primo Giubileo della storia proclamato da Papa Bonifacio VIII, Ponte Sant'Angelo fu utilizzato per convogliare tutto il traffico dei pellegrini verso la chiesa di San Pietro. Lo stesso Dante Alighieri ha documentato questo particolare storico nel XVII canto dell'Inferno, dove paragona le due schiere di peccatori ai pellegrini che percorrevano il ponte, diretti sia a San Pietro sia a Monte Giordano.

Nel 1500, invece, sul ponte furono esposti per la prima volta i corpi dei condannati a morte dopo l'esecuzione della pena: una macabra tradizione che proseguì per diversi anni.

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