Liti tra Carroccio e azzurri Il sindaco di Varese lascia

Scontro sulle deleghe: Fumagalli dà le dimissioni. Nuove elezioni con le politiche del 2006

da Varese

Nei comuni, grandi e piccoli che siano, spesso le alleanze non seguono i sodalizi sottoscritti a livello nazionale. Così, mentre a Roma l’asse Forza Italia-Lega sembra oggi essere d’acciaio, a Varese tra azzurri e Carroccio s’è consumato lo strappo. Il sindaco leghista Aldo Fumagalli, infatti, ha annunciato ieri le sue dimissioni, al termine di una riunione di Giunta. Scarno e freddo il comunicato del Comune di Varese nel cui si afferma che la decisione è avvenuta «constatata l'impossibilità di proseguire nel raggiungimento degli obiettivi di governo a suo tempo concordati».
Fumagalli, per il momento, non ha commentato la vicenda. È però da alcune settimane che la maggioranza di centrodestra, che amministra dal 2002 la città, mostra segni di crisi: problemi in particolare si sono avuti nei rapporti fra la Lega Nord e Forza Italia, partito di maggioranza relativa. Da settimane ormai in consiglio comunale era l’impasse tra alleati. Una parte di Forza Italia s’è spesso smarcata, non votando come il resto del partito e della maggioranza. Uno dei motivi di scontro: la delicata questione della riorganizzazione delle deleghe che ha visto il niet anche dei consiglieri di Alleanza nazionale.
A questa situazione di incertezza politica si aggiunge anche l'inchiesta giudiziaria che coinvolge lo stesso sindaco Fumagalli con ipotesi di accusa di concussione e abuso d'ufficio.

L’inchiesta riguarda la presunta violazione della Bossi-Fini. A questo punto, è probabile che si vada a nuove elezioni. E il voto per scegliere il primo cittadino di Varese potrebbe essere accorpato alle prossime elezioni politiche del 2006.

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