Cifre sbagliate sul sito della Regione Lombardia
Egregio Direttore, il compenso annuo dei consulenti del Presidente di Regione Lombardia, previsti per legge, è complessivamente di 480mila euro, cioè meno della metà di quanto riportato dal Giornale. La legge prevede cinque consulenti, con un compenso annuo massimo di 180mila euro ciascuno. Il presidente Formigoni ne ha nominati 4, con un compenso lordo (annuo e non semestrale come erroneamente riportato dal Giornale) di 120mila euro.
Come si vede Formigoni ha già effettuato un taglio del 33% sulla singola remunerazione e del 46% sul tetto complessivo previsto dalla legge. Segnaliamo anche che il compenso annuo del Presidente è decisamente inferiore a quello del ministro Brunetta (144mila euro contro 189mila) nonché inferiore a quello dei principali dirigenti di Regione Lombardia che percepiscono fino a 223mila euro, cioè 90mila euro all’anno più del Presidente, come è giusto che sia perché chi ben amministra e ben governa fa risparmiare il cittadino. Così avviene per Regione Lombardia, unica ad avere i bilanci in pareggioe con il numero di dipendenti proporzionalmente più basso d’Italia: 3000 per 10 milioni di abitanti. Ricordiamo infine che Regione Lombardia ha abbassato massicciamente la spesa per gli stipendi e il funzionamento della struttura. Tant’è vero che oggi la spesa per il funzionamento è pari al 9% del bilancio.
Ufficio stampa Regione Lombardia
Gentilissimi colleghi dell’ufficio stampa, accogliamo le vostre precisazioni consigliandovi però di girarle anche ai responsabili del sito della Regione. È da lì infatti che abbiamo tratto quelle cifre.
«Ecco a quanto ammonta il mio stipendio annuo»
Ho letto con attenzione la scheda dettagliata sugli emolumenti percepiti da tutti i dirigenti e collaboratori di Palazzo Vidoni, da anni pubblicati on line. La soddisfazione di vedere valorizzata la nostra azione nel settore della trasparenza è stata attenuata da un moto di delusione quando mi sono accorto che nel mio caso vi siete sbagliati. E di grosso. Tra emolumento accessorio e stipendio guadagno infatti 10mila euro in più di quanto avete indicato, per l’esattezza 94.392,75 euro lordi l’anno. Ho una concezione calvinista del lavoro, ritenendo infatti che il valore di una persona debba trovare una giusta corrispondenza nei suoi redditi. Anche se siamo in Italia, dove la cultura cattolica suscita in ciascuno moralismi pauperistici e un contegno vergognoso sull’argomento denaro. Per avidità non esitiamo però a commettere volentieri peccato, certi che arriverà prima o poi il sacrosanto perdono (chiedetevi perché negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni ignorano la logica del condono, edilizio e fiscale). Sia come sia, spero di guadagnare in futuro ancora di più, e di continuare a esserne fiero. Quelli che intasco al momento sono infatti soldi ben meritati.
Vittorio Pezzuto
Portavoce del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione
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