Londra, ritrovata la modella sfigurata dalla paresi facciale

Londra, ritrovata la modella  sfigurata dalla paresi facciale

da Londra

La Gran Bretagna tira un sospiro di sollievo. Si è risolto nella tarda serata di ieri il giallo legato alla scomparsa da dieci giorni di Kovi Dunbar, l’aspirante modella 17enne colpita dalla paralisi di Bell, una lesione funzionale nervosa che porta alla paresi del nervo facciale. «Era con un amico», ha riferito un portavoce della polizia britannica, «è stata ritrovata sana e salva nella zona di Croydon a Londra».
La madre, la 39enne Cynthia Langeveldt, era partita per ritrovarla: ora è ritornata nel Galles con il compagno Sion Stallard senza la figlia, che hanno riabbracciato ma che è rimasta a Londra con un 20enne conosciuto su internet. «Kovi ha intenzione di restare a Londra con il ragazzo che ha incontrato», ha annunciato il signor Stallard. L’ultima volta Kovi era stata vista in compagnia di un amico in un quartiere a sud di Londra e aveva con sé una valigia. L’allarme era stato lanciato qualche giorno fa, dopo oltre una settimana di inutile attesa.
La vicenda della giovane ragazza originaria dello Zimbabwe aveva suscitato profonda commozione in tutto il Paese. Una reginetta dei concorsi di bellezza colpita da una rara lesione funzionale nervosa che porta a una temporanea paresi facciale. Una malattia con la quale Kovi, come ha rivelato la madre, faceva sempre più fatica a convivere. Depressa e sconsolata, il suo stato d’animo quasi rassegnato era stato confermato da uno dei suoi medici curanti, Cynthia Langeveldt. Sulla vicenda si era anche abbattuta l’ombra del bullismo a scuola: «Quando Kovi accusa uno dei suoi attacchi - racconta la dottoressa - è come se avesse un colpo apoplettico. Il blocco facciale le dura per circa due settimane dopodiché tutto torna a posto. La prima volta che le è capitato - sottolinea - è comunque andata a scuola ma i suoi compagni l’hanno presa in giro. Un’accoglienza talmente cattiva che in quell’occasione gli insegnanti le avevano consigliato di restare a casa».
La rara malattia le è stata diagnosticata due anni e mezzo fa, pochi mesi dopo che la ragazza era arrivata nel Galles, dove viveva con la famiglia nella cittadina di Cembran. «Ormai Kovi ha una paresi facciale per due settimane regolarmente ogni mese, ed è una situazione con cui fa molta fatica a convivere», ha spiegato la dottoressa Langeveldt. Quando a Kovi è stata diagnosticata la paralisi di Bell, la madre - per rafforzarne l’autostima - l’aveva iscritta di nascosto a un concorso di bellezza. Uno svago presto trasformatosi in qualcosa di più importante per Kovi che lo scorso anno ha rappresentato il Galles nella finale di Miss Teen Uk e Miss Teen Britain, facendo di lei un simbolo di coraggio. Passato il grande spavento, il prossimo luglio la modella, ora seguita da tre agenzie, potrebbe partecipare al concorso Miss Teen Commonwealth.
Secondo un’associazione che aiuta i malati della paralisi di Bell, questa sindrome colpisce mediamente 25 persone ogni 100mila e nella maggior parte dei casi scompare dopo pochi mesi. Ma esiste una piccola percentuale che può restarne afflitta per tutta la vita. «Questo probabilmente è il timore di Kovi, terrorizzata - ha spiegato la madre - degli effetti che la paralisi può avere sul suo aspetto fisico».


Sono diverse le personalità che hanno sofferto di questa malattia: in via temporanea anche gli attori Pierce Brosnan e George Clooney - scrive il britannico Daily Mail - hanno dovuto convivere con i suoi effetti, contro i quali la medicina non ha ancora trovato un rimedio definitivo.

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