Qualche anno fa, quando il servizio sanitario nazionale britannico aveva annunciato una misura così drastica, quasi nessuno l’aveva presa sul serio. Invece l’hanno messa in pratica. È di ieri la notizia che un bimbo di cinque anni è uno dei soggetti più giovani tolti ai genitori perché obesi. I servizi sociali hanno deciso di prenderlo in custodia perché, a loro dire, la famiglia non stava facendo abbastanza per tenere sotto controllo il peso del figlio. L’obesità è un problema di gravissime proporzioni nel Regno Unito, attualmente secondo le stime del ministero della Sanità un bambino su dieci inizia le scuole elementari già in sovrappeso. E sempre secondo le ultime statistiche le donne britanniche sono quattro volte di più in sovrappeso rispetto a quelle europee. Per combattere questa tendenza il governo aveva annunciato che avrebbe monitorato attentamente le famiglie con problemi di peso pronto a prendere anche misure drastiche. I bimbi obesi sono ad alto rischio per quanto riguarda infarto, ictus, diabete, asma e cancro in tarda età. Gli esperti britannici hanno previsto che l’obesità costerà al Servizio sanitario nazionale fino a 6 miliardi all’anno entro il 2015. L’identità del bambino tolto ai genitori è protetta dalla legge sulla privacy, di lui o di lei si sa soltanto che ha un indice di massa corporea di 22.6, un dato che ne fa un obeso clinico. Si pensa che possa pesare intorno ai 27 chili, 9 in più della media. La decisione è stata presa dall’amministrazione di Tameside a Manchester. La stessa amministrazione ha in custodia anche un adolescente di 14 anni che pesa 82 chili, 38 in più della media.
Un altro bimbo è stato tolto alla famiglia dall’amministrazione di Sunderland, ma al momento le autorità si rifiutano di fornire dettagli. Lo scorso anno soltanto quattro ragazzini sono stati affidati alla cura dei servizi sociali perché obesi; di 3, 10 e 15 anni, provenienti dal comune di Lewisham a Londra e un altro undicenne del Northumberland. Nel settembre del 2011 invece, fece molto scalpore il caso di quattro figli tolti alla stessa famiglia dai servizi sociali di Dundee. Si trattava di tre bambine di 11, 7 e un anno e di un maschietto di 5 presi in custodia e pronti per l’affido e per eventuale adozione. Il primo caso di bimbi sottratti alle famiglie a causa dei chili di troppo si è però verificato nel 2007, quando una ragazzina di 8 anni che pesava più di 63 chili era stata affidata ai servizi sociali. Nel 2008 altri otto bambini erano stati tolti alle famiglie tra cui una bambina di 8 anni che vestiva la tagliava 46. Ieri un portavoce del National Obesity Forum ha dichiarato che una misura così drastica è giustificata soltanto nei casi in cui si riveli l’unica via percorribile. «Ci auguriamo sinceramente che casi come questi siano rari -ha affermato- ma siamo convinti che questa debba essere la risposta automatica, la stessa che viene data per un bambino che si trova nella condizione opposta, che soffre cioè di malnutrizione». Insomma, anche nutrire troppo un figlio fino a farlo ammalare è una forma d’abuso, spiegano le autorità e come tale va trattata.
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