La Roma in vacanza senza Totti. La doppietta contro il Cagliari - che porta il capitano a quota 24 gol in campionato e 200 in serie A - fa più notizia, e ci mancherebbe, della terza sconfitta di fila per i giallorossi. Con poche motivazioni e un Cagliari in gran spolvero cera poco da fare. Spalletti lo sa e non cerca scuse: «Nel calcio le motivazioni fanno spesso la differenza. O per lo meno sono quei pensieri, quando ti giochi qualcosa di fondamentale, che ti fanno fare quel metro in più rispetto agli avversari. Oggi è stata una partita viva fino allultimo, però il Cagliari è stato più bravo e ha vinto la partita».
Ma la Roma, la prossima stagione, dovrà fare più attenzione a non perdere troppi punti con le piccole: «Quando si affrontano partite importanti nel corso di una stagione - commenta Spalletti - come quelle di Champions League, può capitare che qualche giocatore si concentri maggiormente su questi obiettivi e conceda qualcosa in campionato. Queste però sono cose che succedono». Nonostante il 3-2 cè voglia di sorridere per lennesima prova convincente del numero 10, a due reti dallambita Scarpa dOro. «Anche oggi Francesco ha fatto una buona partita. Si comporta da bomber vero - conclude -, ha un senso dellorientamento e una scelta di posizione in area che fa invidia ai migliori cannonieri in circolazione».
Ma Totti, per la Roma, è molto più di un semplice cannoniere, è il «capitano», nonché leader dello spogliatoio, come dimostrano anche le dichiarazioni nel post-partita: «Chi vuol rimanere firmi subito - è linvito del numero 10 giallorosso indirizzato soprattutto agli indecisi Mexes, Chivu e Mancini -, sta a loro decidere cosa vogliono fare; noi tutti speriamo possano rimanere perché siamo una grande squadra e possiamo fare bene. Tutto il gruppo ha dimostrato di remare nella stessa direzione, abbiamo portato a casa la coppa Italia dopo tanto tempo, siamo arrivati secondi in campionato e ai quarti di Champions League: questanno di più non si poteva chiedere». E per il futuro, Totti ha le idee ben chiare: «Dobbiamo sempre competere ad alti livelli, poi starà alla società decidere quali acquisti fare».
«Loro più motivati, ma che grande Totti»
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