Stati Uniti (Los Angeles la prossima settimana), Giappone (Tokio in dicembre) e quindi Europa con lItalia (Bologna sempre il mese prossimo): gli ultimi Saloni dedicati allauto del 2011, oltre a rappresentare la classica vetrina delle novità in arrivo, fungeranno da cartina di tornasole sulla chiusura danno del mercato e le prospettive del 2012. Guardando le tre aree, a stare meglio in questo momento sono gli Stati Uniti, dove le immatricolazioni di automobili dovrebbero segnare un leggero incremento (attestandosi intorno a quota 14 milioni) rispetto al 2010, ma sempre molto distanti dai dati del 2007: 16,2 milioni di unità. Il Giappone, dal canto suo, sembra aver invertito la tendenza negativa che durava da più di un anno, con laggravante del disastroso Tsunami. A Tokio, in ottobre, le vendite hanno fatto +28,3% e la produzione sta gradualemte tornando alla normalità, anche se il mercato è stato scosso dal -32% del risultato operativo di Toyota. Per il gigante di Nagoya ai grossi problemi alla produzione causati dallo Tsunami si sono aggiunti quelli derivati dallalluviane in Thailandia. Il Tokio Motor Show di dicembre, a questo punto, servirà ai costruttori locali per dare un forte segnale di vitalità, in funzione proprio della ripresa in corso. E mentre lEuropa continua a procedere a due velocità (Italia ancora maglia nera), nella lontana California si respira unaria meno pesante. «Qui - spiega un osservatore - le vendite di automobili continuano a mantenersi vivaci. In ottobre sono salite dell8% e dallinizio dellanno del 10%. Negli Stati Uniti, inoltre, i consumi sono in controtendenza rispetto allEuropa. Il momento è positivo». A galvanizzare il mercato, inoltre, è anche la notizia del controsorpasso operato da Gm nei confronti della giapponese Toyota. Il gruppo di Detroit è tornato in vetta alla classifica mondiale con 6,79 milioni di vetture consegnate tra gennaio e settembre. Seconda e sempre più minacciosa è leuropea Volkswagen (6,11 milioni) e terza è ora Toyota (5,77 milioni) che nel 2008 aveva soffiato il primato agli americani, dopo ben 70 anni di leadership.
La lotta ai vertici del settore la prossima settimana si sposterà sugli stand del Los Angeles Auto Show, dove i tre colossi si misureranno con i loro marchi e le rispettive novità davanti al pubblico californiano. La rassegna, anche se meno importante rispetto a quella di Detroit, in programma per tradizione a gennaio, è cresciuta di peso e considerazione. Più di 20, infatti, le novità mondiali annunciate e una trentina quelle assolute per il Nordamerica. Tra queste ultime, la nuova Porsche 911 Carrera e la grintosa 500 Abarth che va a completare la gamma italiana, in compagnia della versione normale e della Cabrio. Molto interesse anche intorno al marchio Jeep e alle sue proposte.
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