Non è la prima volta, non è nemmeno l’ultima. Quello che sta accadendo in queste ore, nel calcio italiano, è una sorta di tradizione. Appena si avvicina il tempo delle stenze, ecco i sospetti, le critiche, gli acidi, venire a galla e avvelenare l’acqua del pozzo a cui si rivolgono tutti quelli del calcio. L’ultima, la più stravagante, è quella di Claudio Lotito, presidente della Lazio. «Ho dato incarico a una task force di monitorare il finale di campionato» l’annuncio in diretta tv. Per continuare a “menare il torrone“ sul gol non visto a Napoli. Protesta sacrosanta, intendiamoci, ma che non può certo essere presa sul serio. Lotito è il presidente della Lazio che qualche mese fa, ricordiamolo ai senza memoria, dovette fare i conti con le accuse, molto appuntite, di chi considerò inaccettabile il “scansamose“ dei laziale nella sfida contro l’Inter all’Olimpico. E tutto questo per non riandare alla cronaca di calciopoli e alle famose telefonate di Carraro tese a salvare la Lazio dalla retrocessione su pressione dello stesso Lotito. Tra l’altro i laziali stessi che hanno continuato a fare le pulci ai rigori della Roma la sera prima a Udine, hanno dimenticato un piccolo particolare: e cioè che solo grazie a quel successo, loro sono tornati al quarto posto, scalzando appunto l’Udinese. Lo stesso Reja, messo in mezzo dai media romani, per la frase sulla Roma fortunata, ha dovuto addirittura spiegare meglio il suo concetto per disinnescare un’altra polemica. Abete, il presidente della federcalcio, come al solito, ha scelto la strada del comunicato stampa.
No, qui va usato il pugno di ferro in guanto di velluto: e qualche deferimento non sarebbe male. Altro intervento, quello di Iachini riferito ad altre squadre che pareggiano durante il recupero. Se si continua di questo passo, alla prossima si vorranno i vigili del fuoco con la fiamma ossidrica.Da Lotito a Iachini è cominciato il campionato dei sospetti partita per partita
Il presidente laziale ha costretto la federcalcio a intervenire per chiarire che l’iniziativa della task force per controllare il fine campionato è legittima ma personale. Reja ha rivisto la sua frase sulla Roma mentre Iachini ha lanciato un altro sasso nello stagno
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