Roma

Lottomatica, due colpi per competere in Eurolega

Marcello Castaldi

Manca poco meno di un mese alla serata di gala tra la Lottomatica Roma e i Phoenix Suns. Il 6 ottobre al Palalottomatica scenderanno in campo gli uomini di Steve Nash e sarà grande basket. Ma in casa Virtus regna lo scetticismo generale. La piazza, al momento, è insoddisfatta. Manca, da anni, un lungo dominante, un atleta che sposti equilibri e gerarchie sotto canestro: è arrivato Moiso, c’è Tonolli che al momento sarà coadiuvato da Garri. Troppo poco. E nessuno può dimenticare che questa è una formazione che si appresta a partire da protagonista in campionato e che dovrà confrontarsi in un campionato difficile come l’Eurolega.
Invece di predisporre cifre fuori luogo come i 2 milioni di euro previsti per portare a Roma il fortitudino Belinelli, sarebbe stato senza dubbio più indicato cercare di mettere sotto contratto un centro di provata esperienza internazionale tale da aumentare sensibilmente il valore di una squadra che mostra il fianco proprio sotto il canestro, dove muscoli e gambe la fanno da padrone. Dicevamo troppo poco: Tonolli non si discute, ma Garri non può essere presentabile quale centro in ottica Eurolega come pure esistono molte perplessità su Moiso. Il francese è in prova fino al 30 settembre, data entro la quale Roma dovrà decidere se affidarsi a lui oppure lasciarlo libero sul mercato. Roma sta seguendo il centro greco Loukas Mavrokefalidis, 22enne di 207 cm del Paok Salonicco che pare piaccia molto a Repesa. Sarebbe davvero un buon colpo anche se continuano ad arrivare solamente dei beffardi rifiuti: iniziò Angelo Gigli, romano di Roma che avrebbe pagato oro pur di fermarsi a Roma. Alla fine scelse Treviso anche se c’è chi è pronto a giurare che fu già Repesa a stopparne l’arrivo. Da quel diniego iniziò la corte serrata a Marco Belinelli, con un’offerta che è lievitata nel tempo da 800mila euro fino a 2 milioni di euro. Il rifiuto del giovane golden boy è di qualche giorno fa, come pure il «no grazie» di Roger Mason Jr, guardia tiratrice che ben si è comportata tra le fila dell’Hapoel Gerusalemme nella scorsa stagione e che ieri l’altro è stato messo sotto contratto in Nba dagli Washington Wizards. Nomi molto importanti che hanno voltato le spalle ad un progetto prestigioso come quello di patron Toti che al momento si ritrova a dover fronteggiare una piazza che è stufa di essere tradita per scarsa incisività in fase di mercato. Proprio l’incisività è il principale difetto di una gestione che arriva a corteggiare nomi di assoluta importanza, segno di competenza, salvo vederseli sfuggire dalle mani proprio quando tutto lascia presagire ad una conclusione positiva dell’affare.

Serve dunque una maggiore incisività, soprattutto arrivati a metà settembre e con chiari ed evidenti lacune in organico: i Phoenix Suns saranno un piacevolissimo buffet, ma il campionato è alle porte e serve un gruppo unito e chiaro sin dalla prima giornata.

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