Domani si torna a Siena per gara 3 e purtroppo la Lottomatica Roma non ha saputo sfruttare la ghiotta occasione di portarsi sul 2-0 grazie allimpegno tra le mura amiche di gara 2 svoltosi al Palalottomatica sabato scorso e perso per 76-84. Nulla di sconvolgente, ci mancherebbe: la realtà è che le due formazioni, nel complesso, sono molto vicine, ed era impensabile veder chiusa la serie in poche partite in un senso o nellaltro, a meno di improvvisi crolli psicologici di una delle due contendenti. Crollo che ha evitato con grande intelligenza il MPSiena, visto che, dopo la sconfitta casalinga di gara 1 (74-88), lappuntamento di sabato scorso poteva rappresentare davvero il punto di non ritorno nel caso di unennesima sconfitta. Grande invece la reazione di Forte e compagni che hanno impattato la serie, riportando il vantaggio del fattore campo a loro favore. Crollo che non cè stato comunque anche per Bodiroga e compagni: la vittoria nella gara di esordio di questa serie di semifinale scudetto è un segnale chiaro e forte sulle condizioni fisiche e soprattutto mentali della squadra, e la situazione di 1-1 non fa che confermare il grande equilibrio che in realtà caratterizza le due squadre. Se da un lato, infatti, cè un giocatore di nome Dejan Bodiroga, unito a David Hawkins, in assoluto questultimo lo straniero più forte del campionato italiano, dall'altra, cè un gruppo estremamente competitivo, qualitativamente forse più consistente di quello capitolino. La panchina è lunga per entrambe le squadre, ma è la qualità delle due panche che probabilmente deciderà questa serie. Poi cè il capitolo arbitri. Esercizio decisamente poco elegante a prescindere dalla squadra che si va a nascondere dietro tale totem, ma in una serie così importante laspetto mentale è predominante rispetto a tutto il resto, e vedere andare a rotoli la concentrazione per chiamate decisamente fuori luogo lascia lamaro in bocca. È successo sia a Siena che a Roma. Lo stesso Dejan Bodiroga commenta: «Sempre più spesso ci accade di avere una netta differenza ai liberi rispetto alla squadra avversaria. Tirano molti più tiri di noi, in media una ventina. Mi sembra davvero troppo, è un dato che fa riflettere».
A Roma si lavora duramente per la prossima trasferta ed Erazem Lorbek non molla certo la presa: «Dobbiamo rimanere calmi, non commettere certi errori e giocare come sappiamo perché siamo in grado di dare di più».Il fischio dinizio è fissato per domani alle 20.30.
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