Roma

Lottomatica, con Teramo una tranquilla vittoria

Serviva una vittoria. Senza soffrire e regalando possibilmente qualche prezioso minuto di riposo a gente come Dejan Bodiroga. Obiettivo raggiunto (83-67) e questa è già una bella notizia. Per il resto Teramo era oggettivamente avversario di spessore relativo, per giunta in serata non certo di grazia, ed ecco che allora è stato davvero fondamentale l’aver tenuto in panca per lunghi tratti della gara Bodiroga, in una gara in cui Askrabic ha potuto accelerare in tutta tranquillità, visto l’avversario e l’andamento della contesa mai in pericolo. Roma si presenta con Giachetti, Hawkins, Righetti, Tonolli e Mavrokefalidis, mentre Teramo si aggrappa alle forti spalle di Nolan con Miller, Woodward, Hurd e Santarossa nel ruolo di fidi scudieri. Difese allegre sin dall’inizio, anche se nei primi due minuti non si segna. Proprio Woodward buca per primo la retina lanciando Teramo avanti, ma è un fuocherello di paglia, visto che Hawkins stoppa subito qualsiasi velleità della formazione allenata da Luca Dalmonte, lanciando la sua squadra verso il primo vantaggio (6-4), dominio che non sarà più spezzato dagli ospiti fino alla fine della gara. Mavrokefalidis mostra di non aver ancora capito a fondo gli arbitri italiani, visto che commette tre falli in pochissimi minuti nel primo quarto. Errori che pregiudicano inevitabilmente la sua serata, che passa quasi per intero in panchina. Roma nel frattempo chiude avanti la prima frazione guidata da un ottimo Righetti, che impatta bene la serata con canestri e palloni recuperati. Repesa manda in campo Giachetti e Righetti al posto del duo titolare Chatman-Bodiroga, ma mentre per il fuoriclasse serbo la scelta è quantomeno opportuna, per il play americano, la panca sa tanto di punizione dopo gli errori in Eurolega contro il Panathinaikos. La seconda frazione vive più o meno lo stesso spartito dei primi minuti di gioco con Roma avanti e Teramo terribilmente in difficoltà soprattutto in difesa. Alla pausa la Lottomatica è avanti 47-34 e Askrabic mostra di aver recuperato parte dello condizione e con lui gioca meglio anche Garri che mette a segno un paio di assist illuminanti. Buona la gara fino all’ultimo quarto, quando la Virtus manda in ebollizione i succhi gastrici di Jasmin Repesa, segnando in 5 minuti e 30 secondi la miseria di un solo canestro con Teramo che torna a galla. Troppa la differenza dei valori in campo per una Siviglia che ha tentato di mettere la testa avanti, rimanendo però frenata dai suoi stessi errori. La Lottomatica riesce a chiudere la partita e a portare a casa una vittoria che vale oro in ottica Final Eight: «Sicuramente la squadra ha giocato una buona gara fino al terzo periodo - spiega Repesa - poi, nel finale, un calo di concentrazione ha rischiato di vanificare tutto. Ma giocando ogni tre giorni non posso pretendere di vedere i ragazzi sempre al massimo della concentrazione.

Mi aspetto di più da Chatman, mentre Giachetti ha fatto bene il suo lavoro».

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