Per la Lottomatica a Udine seconda sconfitta in 48 ore

Per la Lottomatica a Udine seconda sconfitta in 48 ore

Marcello Castaldi

Matura a Udine con il punteggio di 82-74 la seconda sconfitta nel giro di 48 ore per la Lottomatica di Svetislav Pesic: probabilmente si dovrà soffrire ancora tanto prima di vedere una squadra di grande spessore. Soprattutto si deve correre subito ai ripari comprando finalmente un colosso di grande peso e centimetri sotto canestro perché da solo Van den Spiegel, seppur positivo, non può fare miracoli.
Il fatto è che Roma non ha tiratori dal perimetro. Con un Hawkins svegliatosi forse in ritardo, il limite della Virtus è stato tutto nelle tremende fiondate di Udine, che Roma non ha saputo controbattere e tantomeno fermare, insistendo con una marcatura a zona che Pesic ha rischiato fino all’ultimo minuto, senza mettere severe braccia addosso alle bocche da fuoco arancioni.
E pensare che l’inizio della Virtus era stato positivo e tutto nelle mani di David Hawkins, capace di lanciare i capitolini sull’8-3. Poteva essere un ottimo viatico per la formazione di Svetislav Pesic, invece, la risposta di Jaacks dava il verde alla lenta, inesorabile rimonta dei padroni di casa. Tutto il primo periodo si incanalava su un testa a testa continuo con la Snaidero che addirittura si portava avanti. Il tutto fino al risveglio di Dejan Bodiroga che dopo un inizio in sordina, portava Roma sul 17-13 grazie a una tripla. Il ritorno dei padroni di casa era netto, fino al 19-17. A quel punto la carta di Pesic era Jacopo Giachetti: il pisano dava il pareggio sul 19-19, con un ultima azione fulminea contro Jerome Allen che batteva una seconda volta nel giro di pochi secondi. E proprio la gara di Giachetti è stata una delle note più positive di tutto il primo quarto, un gran bella gara in attacco, oltre a grande presenza in difesa. Sekunda dava seguito al suo ottimo momento anche nella seconda frazione. La mano calda era ancora quella di Giachetti, capace di dettare alla grande i ritmi della formazione capitolina e di rimanere in campo moltissimi minuti, segno di grande fiducia da parte di coach Pesic. Ancora Bodiroga d’antologia quando a metà frazione, il serbo era capace di portare a spasso i 3/4 della difesa arancione della Snaidero e segnare il 29-25 strappando applausi a tutto il PalaCarnera. Jaacks era la vera spina nel fianco della difesa capitolina, si svegliava anche Di Giuliomaria e per tutti i secondi 10 minuti, il testa a testa tra le due squadre era continuo, con Sekunda sempre più preciso al tiro.
Sempre Mian, all'inizio del terzo periodo, regalava ai padroni di casa punti importanti, con Ilievski che sembrava poter bloccare la falla. Udine arrivava sul 45-38, prima di subire il recupero di Roma firmato Bodiroga, con 2 triple di gran classe. Sekunda continuava a segnare da ogni posizione, con la Snaidero che arriva sopra di 9, e con Pesic che a metà terza frazione rischiava tutto togliendo Bodiroga e Ilievski, e lanciando Righetti e di nuovo Giachetti. Roma reggeva.

Si arrivava all’ultimo periodo sul 57-51 per la Snaidero: padroni di casa sempre avanti, ma la grande rimonta di Roma era firmata ancora Bodiroga, finalmente aiutato da Hawkins, che a 4 minuti dalla fine, segnava il 63-63. Da quel momento, Udine trovava le triple che aprivano in due la gara, con Roma testarda a zona e troppo molle in difesa.

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