Di Luca rischia per una siringa Mazzoleni verso 2 anni di stop

Un filmato può inchiodare la maglia rosa. Scarponi squalificato per 18 mesi

da Roma

Ostenta serenità, Danilo Di Luca, alla vigilia dell’audizione alla procura antidoping del Coni, prevista per stamane alle 10. Giovedì il vincitore del Giro d’Italia ha incassato l’archiviazione del gip di Pescara dalle accuse nell’inchiesta «Oil for Drug», ora si dice certo di poter convincere della propria innocenza anche il procuratore Torri. Anche se già l’astista Gibilisco, pure uscito indenne dall’inchiesta del pm di Latina, non ha potuto evitare il deferimento.
«Affronterò l’audizione senza alcuno spirito polemico, ma con un approccio costruttivo, certo di poter dimostrare la mia innocenza come in sede penale», le parole del campione abruzzese, che sottolinea come «dopo la vittoria del Giro molti ragazzi mi considerino un esempio, anche per questo non posso permettere che la mia credibilità venga messa in discussione».
Di Luca dovrà però spiegare a Torri la telefonata - contenuta nell’informativa dei Nas di Firenze inviata al pm Ferraro, che si occupa dell’inchiesta «Oil for Drug» - all’ormai famoso dottor Carlo Santuccione, in cui è evidente la preoccupazione del corridore per i controlli nei laboratori dell’Acquacetosa. Ma nell’audizione di stamane, si parlerà anche del filmato nel quale Santuccione prepara due siringhe, una delle quali, secondo i carabinieri, potrebbe essere destinata al corridore abruzzese.
Intanto ieri il procuratore Torri ha ascoltato Eddy Mazzoleni, terzo classificato all’ultima corsa rosa. Anche Mazzoleni è stato tirato in ballo dal documento di 572 pagine dei Nas e anche nel suo caso ci sarebbero intercettazioni sospette con Santuccione. Come ha riferito lo stesso Torri, il ciclista ha negato ogni responsabilità e non ha voluto collaborare. Il corridore dell’Astana, che lo ha sospeso il 29 giugno scorso, rischia una squalifica di due anni per uso o tentato uso di sostanze proibite, ma il deferimento arriverà non prima di lunedì, visto che la procura antidoping ha disposto ulteriori accertamenti sul bergamasco e vuole prima ascoltare Di Luca.
La Disciplinare della Federciclismo ha invece squalificato fino al 15 novembre del 2008 Michele Scarponi, il corridore dell’Acqua&Sapone coinvolto nell’Operacion Puerto. È stata accolta così la richiesta di 18 mesi avanzata dalla Procura, ma verranno detratti 59 giorni di sospensione pre-sofferti (dal 15 maggio al 14 luglio). I legali del corridore marchigiano avevano richiesto l’assoluzione per assenza di prove o in subordine la riduzione più ampia possibile della pena alla luce della collaborazione completa e fattiva. La Procura invece aveva parlato di una collaborazione solo parziale, tesi che è stata accettata dalla Disciplinare.


La Astana ha rescisso il contratto di Matthias Kessler, il 28enne corridore tedesco risultato positivo al testosterone in un controllo effettuato lo scorso 24 aprile. L’esito del test è stato confermato anche dalle controanalisi, ora il ciclista rischia due anni di squalifica.

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