Natale Conti
da Palermo
Il Livorno conquista a Palermo tre punti d'oro, come lo scorso anno, grazie ad una partita ordinaria, senza fronzoli, giocata a centrocampo con autorità da gente come De Ascentis, Passoni, Morrone, un ex che ha disputato la gara della sua vita, ha pian piano preso le misure a Corini e Barone e si è concesso al quarto minuto di recupero il gol del 2-0, per altro senza esultare, con grande signorilità. La gara dalle panchine la vince Donadoni, alla grande, lasciando invariato il dispositivo tattico dall'inizio alla fine; la perde Del Neri che al 13' del secondo tempo sostituisce un centrocampista esterno come Bonanni con un esterno di difesa, Ferri passando dal 4-4-2 al 3-4-2-1. Il risultato della mossa tattica è stato quello di trasformare Coco da esterno difensivo a esterno avanzato di centrocampo. E Coco è entrato prepotentemente nell'azione che al 22 del secondo tempo ha dato il primo gol al Livorno. Palla a Morrone, da questi a Lucarelli che lancia Pfertzel. L'esterno del Livorno entra in area e batte in uscita Guardalben. Il raddoppio al 4' di recupero. È ancora Coco che crossa verso il centro dove è appostato Morrone che raddoppia con un intervento in spaccata, poi non esulta. In estate aveva dichiarato di voler restare a Palermo ma non era stato accontentato.
Nel bilancio della partita anche una traversa per i toscani, con Lucarelli ed un gol annullato a Caracciolo al 3 minuto di recupero del secondo tempo per fuorigioco discutibile di Barzagli. Il Palermo può lamentare un po' di sfortuna per l'infortunio che al 26' del primo tempo ha costretto Makinwa a lasciare il campo. Ha avuto anche la sfortuna di trovarsi davanti un Amelia imbattibile. Anche questo in una partita conta.
Lucarelli fa il fenomeno, Palermo piange
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.