Stile

Dalla lucertola alla gomma si cammina a grandi passi tra innovazione e tradizione

Le calzature per lui? Sono realizzate con materiali tecnologici ma non rinunciano allo stile

Elena Banfi

La tradizione è il punto di partenza. La versatilità quello d'arrivo. Nel mezzo, un percorso fatto di step attraverso nuovi materiali, superfici che rievocano elementi naturali, abbinamenti inusuali, forme accoglienti. Le scarpe da uomo per il prossimo Autunno/Inverno 2018-19 saranno così: sapranno accordare heritage e futuro, resistenza e leggerezza, funzionalità e bellezza, côté sportivo e aspetto lussuoso. Su tutto: una creatività che esalta il savoir faire. In questi giorni milanesi dedicati alla moda maschile che verrà, i marchi di calzature presentano in anteprima le loro creazioni. Si parte oggi con Jimmy Choo, che nella showroom di via Manzoni dà spazio a un universo di contaminazioni: tecnologia e tradizione, opulenza e austerità, flamboyance e grinta. La nuova collezione si chiama, non a caso, Urban Grace e fonde energia contemporanea e raffinatezza senza tempo. Ne fanno parte i boots in pelle stampa lucertola e vitello, con suola in gomma trasparente e dettagli trekking. Fattura artigianale di altissimo livello. Il marchio londinese è pronto anche per un atteso debutto: lunedì presenterà la sua prima collezione di occhiali da uomo, prodotta da Safilo. Il legame con la tradizione non ostacola la ricerca di modernità.

Lo sa bene Church's, che con Pembrey Met offre ai suoi estimatori un nuovo mocassino penny loafer, adornato con borchie argento per esaltarne le linee essenziali. Giuseppe Zanotti rende omaggio alla versatilità a 360°. I muovi modelli sono eclettici e rifuggono le solite definizioni. Cosa significa? Guardate le sue sneakers e capirete: aspetto tecnico stravolto da un «vestito» lussuoso di velluto stretch cangiante, con calzino removibile ispirato al tennis anni '60. Domani, aperitivo domenicale nello storico bar El Tombon De San Marc circondati dalle proposte di Santoni, frutto di una tradizione che stimola il progresso. Gli uomini votati ai classici intramontabili apprezzeranno lo sguardo fresco con cui il marchio, che dal 1975 rappresenta l'eccellenza del Made in Italy, ha plasmato stivali texani, desert boot e pedule montanare, deck shoes, stringate e derby in pellami preziosi perfino al tatto come camosci morbidi, alce, cervo, vitelli con micro stampe, pelli stampa rettile. Lo stivaletto Beatles è colorato e lucidato a mano, con costruzione Goodyear e fondo in cuoio. Se le temperature precipiteranno, sarà meglio avere ai piedi un paio di Alberto Guardiani: l'ispirazione proviene dalle terre d'Islanda e prevede materiali che ricalcano le superfici rocciose e suole sfumate, come scolpite nelle grotte di ghiaccio. Color ghiaccio è anche il suede delle sue iconiche sneakers Onesoul, prese in prestito dal running: strap con logo metal e spoiler stampato effetto legno, perfette sotto abiti sartoriali e jeans used. Da Vigevano, Moreschi si è spinto fino in Antartide per affrontare il suo viaggio nel prossimo inverno ed esplorare materiali, mix e forme. La palette di colori comprende anche uno speciale camouflage traslato nelle sfumature del Polo Sud. Da Tradate (Varese), Artioli -alla terza generazione di maestri della calzatura apprezzati in tutto il mondo- veste i piedi dei potenti del mondo: star, presidenti (vedi Putin), campioni (come Michael Jordan) e teste coronate (il Sultano del Brunei ne ordina mille paia alla volta). La gamma di materiali è sofisticata, esotica, lussuosa, a dir poco straordinaria (come l'Alligatore baby della derby blu con impunture realizzate a mano e cintura coordinata) e gli interventi artigianali così meticolosi che l'aggettivo eccellente calza stretto. Siete alla ricerca di un fil rouge che unisca tutte queste proposte? Pensate alla bellezza vera, quella che va oltre apparenza e mode, che affonda le sue radici nel tempo e si proietta nel futuro.

E che non è effimera ma valore che va cercato, scoperto, apprezzato e custodito.

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