Le luci della ribalta saranno totalmente «verdi». Non ha cambiato scenografia Paolo Bonolis, non è stato stravolto il progetto del palco del Festival di Sanremo, non è neppure impazzito larchitetto Gaetano Castelli che ha firmato la scenografia dellAriston. Le luci saranno totalmente «verdi» nel senso che da questa sera ad accendere tutti i riflettori su cantanti e ospiti del Festival 2009 sarà energia prodotta grazie a fonti rinnovabili. È così che amore e cuore stavolta più che mai faranno rima con acqua, sole, vento e calore della terra. Enel Energia ha infatti fornito allAriston tutte le certificazioni legate al consumo di elettricità. I dati sono impressionanti. In un anno nel teatro che ospita il festival della canzone italiana si consuma circa un milione di chilowattora, cioè più di quanto è necessario ogni anno a 350 famiglie o a 25 negozi. I certificati «Recs» rilasciati alla struttura sanremese garantiscono che lenergia è prodotta da fonti rinnovabili sulla base di un sistema di certificazione internazionale che coinvolge ben 25 paesi.
E da unenergia inesauribile si passa allinesauribile vena di un grande artista ligure che è scomparso pochi anni fa ma che ha lasciato un ricordo e messaggio troppo importante per non essere ricordati anche nelledizione del Festival che verrà inaugurata questa sera. A Lele Luzzati è infatti dedicato il premio che la Regione Liguria consegnerà nelle mani del vincitore della sezione Giovani. «Un premio che vuole testimoniare la vitalità della tradizione della ceramica ligure e la creatività solare di un artista da sempre vicino ai giovani di ogni età», recita la motivazione stilata dalla Regione per la consegna del riconoscimento, unopera in ceramica tratta dal disegno che Lele Luzzati firmò, pochi mesi prima di morire, come logo delledizione 2007 del Festival. A realizzare lopera nella sua fornace di Celle Ligure è stato Marcello Mannuzza, per 25 anni collaboratore del grande artista ligure.
E a proposito di artisti liguri immortali, non poteva mancare nel Festival che si ripete a dieci anni dalla sua morte un tributo a Fabrizio De André. Sono stati infatti i Khorakhané a dare il benvenuto, domenica sera, a ospiti Vip e giornalisti con una serata dedicata a Faber.
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