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Lucio abbandona il Gieffe: «Mi manca la mia famiglia»

Calligarich è un figlio adottivo: «Ho una storia complicata, credevo di riuscire a divertirmi, invece qui dentro non sento mia la vita»

Lucio abbandona il Gieffe: «Mi manca la mia famiglia»

Antonio Lodetti

da Milano

Tanta fatica per entrare nella «casa» più spiata d’Italia, tanta invidia degli esclusi per poi mollare così, di colpo, alla terza settimana, senza neppure essere in nomination. «Quello dev’essere impazzito», «ci fossi io al suo posto...», devono aver pensato molti aspiranti grandifratellisti quando, ieri, Lucio ha detto basta e si è chiamato fuori dal Grande Fratello dopo la terza serata (quella tra l’altro con il record di share per una terza puntata, con il 31.72 e 6.730.000 telespettatori, anche se con il suo 25.8 Don Matteo ha retto bene). Solo tre settimane sotto le telecamere, il tempo di una vacanza, e Lucio ha chiuso. «Ho più motivi che mi tirano fuori di quelli che mi tengono dentro - si è scusato con i suoi compagni d’avventura il 29enne milanese Lucio Calligarich -; ho voglia di vivere la mia vita e qui non è più mia. Mi sarebbe piaciuto fare questo percorso con tutti voi ma lo vivo male, non come un gioco».
Un abbandono annunciato in un certo senso; Lucio è sempre stato un pesce fuor d’acqua nella casa. Sin dalle prime battute non è in sintonia con gli altri; il secondo giorno confessa di voler scappare, il quarto è di nuovo sul punto di mollare tutto. Non basta a trattenerlo il filarino furtivo (confessioni notturne, baci, coccole) con Elena; lei gli sta addosso, pronta a farsi sedurre, ma lui si tira indietro, «per ora non voglio avventure», dice. Lega molto anche con Franco, il poeta bolognese e soprattutto con Fabiano, che cerca fino all’ultimo di trattenerlo: «Lucio non mi abbandonare, se te ne vai se ne va anche un pezzo del cuore mio».
Ma a lui non piacciono troppe cose, neppure i meccanismi del gioco, di cui contesta le nomination. Al di là dell’immagine da bravo ragazzo sensibile e dai buoni sentimenti, Lucio si è distinto per alcuni atteggiamenti non proprio oxfordiani, che lo hanno trasformato in un facile bersaglio per la satira della Gialappa’s a Mai dire Grande fratello. Un personaggio strano e contraddittorio, per nulla adatto alle isterie e alle esasperazioni del Barnum mediatico. Giovedì sera, quindi, in diretta su Canale 5, nel confessionale ha preannunciato il suo ritiro ad Alessia Marcuzzi, che ha cercato di fargli cambiare idea. «Mi manca molto la mia famiglia - ha ribadito lui - ho una situazione un po’ complicata alle spalle. Non riesco a stare così tanto tempo lontano da loro».
Guarda caso proprio giovedì Marco Liorni ha raccontato in diretta la sua storia. Adottato a tre anni da un fisico nucleare e da una donna in carriera in un orfanotrofio dell’hinterland milanese, quando parte per il servizio civile viene casualmente assegnato come volontario in quello stesso istituto che lo ha visto nascere. «Il destino ci ha messo lo zampino» ha raccontato la madre adottiva a Liorni. Durante il servizio, Lucio rivive la sua infanzia ritrovando la documentazione dell’abbandono.


«Quando i miei genitori mi hanno adottato è iniziato il sogno che vivo tutt’oggi», dice lui in diretta, e la mamma con cui vive ancora oggi, in collegamento, ci lascia pure una lacrimuccia. Qualcuno sospetta che la madre naturale, vedendo il figlio in Tv, sia ricomparsa all’improvviso mettendo in crisi l’aspirante star. Ma lui, la famiglia e lo staff del Grande Fratello hanno subito smentito.

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