"Sapete di quanto è cresciuto il turismo a Lampedusa? Del 36%. Questo vuol dire che accoglienza del migrante non vuol dire negare accoglienza del turista". Angelino Alfano si presenta all'assemblea nazionale dell'Anci e parla di migranti, sicurezza e turismo. Secondo il ministro dell'Interno l'ondata di immigrati sbarcati in Italia non hanno provocato danni né d'immagine né altre problematiche. "Accoglienza del migrante" e "accoglienza del turista" possono coincidere. Dimenticando quanto ha sofferto l'isola negli anni scorsi, con il crollo delle visite turistiche denunciato dalle associazioni degli albergatori.
Alfano sull'immigrazione e la Sicilia
Un danno di immagine che ancora Lampedusa paga, nonostante il trend comunicato da Alfano. "Non posso spostare la Sicilia nel nord, la Sicilia è terra di sbarchi - ha ammesso il ministro - Ma sarebbe ingiusto se il peso dell'accogliena fosse solo sulla Sicilia. Siamo riusciti a realizzare una equa distribuzione tra tutte le Regioni e ringrazio i governatori che hanno collaborato. Ma non raggiungeremo mai l'efficienza che vogliamo se non saremo in grado di farlo tutti insieme. Per questo c'è il progetto dello Sprar. Noi abbiamo in mente un'idea etica. Non possiamo mettere sulle spalle di sindaci generosi tutto il peso dell'accoglienza se nell'interland, a pochi chilometri di distanza, nessuno dà aiuto".
A parole tutto bello. Peccato che decine di sindaci abbiano denunciato la gestione dei migranti e il modo in cui le prefetture scavalcano i primi cittadini, decidendo quasi autonomamente la redistribuzione dei migranti. "Voi sindaci avete la legittimazione più alta di tutti - ha detto Alfano - Avete avuto per primi l'elezione diretta e avete un livello enorme di aspettative. C'è una certa asimemtria tra i suoi poteri e le aspettative che suscita. E anche rispetto alle risorse: al sindaco viene chiesta sicurezza e il sindaco non ha sempre tutte le risorse per garantirla. I servizi sono cresciuti e le risorse sono calate. Bisorna ritrovare un equilibrio con opere di efficienza".
Sicurezza spesso messa in difficoltà proprio dalle situazioni create da una redistribuzione dei profughi a volte al limite della decenza. Come il paese di Molino Vecchio di Valbrevenna, provincia di Genova, dove - come raccontato su ilGiornale da Giovanni Masini - vivono 6 cittadini e 12 migranti. Un assurdo.
"A ottobre 2013 quando più di trecento persone sono morte a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Lampedusa. Potevano scegliere di essere l'Italia dell'accidia e dell'ignavia. Potevamo essere l'italia che fa finta di niente. Abbiamo scelto di essere l'Italia della fatica e del coraggio", ha concluso Alfano di fronte alla platea dei sindaci d'Italia.
"Abbiamo fatto la scelta politica che vuole coniugare umanità e rigore: il rigore è nel dire che non possiamo accogliere tutti e che coloro i quali non arrivano da profughi, non scappano da guerre e persecuzioni, devono essere rimpatriati perchè siamo un grande Paese ma non possiamo accogliere tutti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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