Kabul - Cittadini britannici e statunitensi sono stati addestrati dai Talebani e sono pronti a colpire in patria. È l’annuncio fatto dal mullah Dadullah (nella foto) in un’intervista rilasciata 36 ore prima di essere ucciso e diffusa oggi dall’emittente americana Abc. «Compiremo attacchi in Gran Bretagna e negli Stati Uniti per dimostrare che facciamo sul serio» dice il comandante talebano ucciso in un raid aereo alleato, «distruggeremo le loro città come loro hanno distrutto le nostre». Affermazioni che, secondo fonti citate dalla Abc, non sono prive di fondamento. Stando all’intelligence, i Talebani avrebbero addestrato alcuni cittadini americani e britannici per compiere attacchi suicidi nei due Paesi. «Un numero limitato» ha aggiunto la fonte, «ma anche uno solo è pericoloso». Nel video Dadullah dice che è «obbligo morale e religioso» suo e dei suoi uomini «addestrare kamikaze conto la potenza nucleare degli infedeli». Gli attentatori, aggiunge, «saranno usati quando sarà necessario, che siano uno, dieci o venti».
Raid Nato: uccise 60 persone I bombardamenti hanno interessato, ieri sera, tre villaggi della provincia di Kandahar, nei quali truppe di terra sono entrate questa mattina, ha spiegato all’Afp il capo della polizia locale, Esmatullah Alizai. «Sessanta talebani sono stati uccisi nel corso dell’operazione aerea della Nato la notte scorsa nella zona di Zahri», ha affermato. La forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) della Nato, però, ha segnalato di non avere per il momento alcuna informazione su quest’operazione aerea. Fra le vittime, comunque, ci sarebbero tre comandanti talebani.
La zona di Zahri, ad una trentina di chilometri ad ovest di Kandahar, vecchia roccaforte dei talebani, è stata teatro di numerosi combattimenti tra le forze della Nato ed i talebani dall’inizio della fase di espansione della Nato nel sud del paese, nel luglio 2006.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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