L'ultimo giallo su Gheddafi: colpito da ictus Ma un suo portavoce smentisce: sta bene

Si è diffusa la notizia di un convoglio di numerosi camion e mezzi militari libici transitati durante la notte in Niger con a bordo esponenti di spicco del regime, tra i quali si era ipotizzata la presenza dello stesso Gheddafi. Ma fonti degli insorti tendono ad escludere che il colonnello potesse essere effettivamente a bordo per le sue cattive condizioni di salute

L'ultimo giallo su Gheddafi: colpito da ictus 
Ma un suo portavoce smentisce: sta bene

Tripoli - Muammar Gheddafi sarebbe ancora in Libia e nei giorni scorsi avrebbe avuto un ictus. A riferirlo sono diverse fonti dei ribelli libici, che escludono che il rais, in cattive condizioni di salute, possa aver lasciato il Paese. Oggi si è diffusa la notizia di un convoglio di numerosi camion e mezzi militari libici transitati durante la notte in Niger con a bordo esponenti di spicco del regime, tra i quali si era ipotizzata la presenza dello stesso Gheddafi. Fonti degli insorti tendono ad escludere che il colonnello potesse essere effettivamente a bordo, viste le sue precarie condizioni di salute in seguito ad un ictus che lo avrebbe colpito nei giorni scorsi. È probabile invece, sempre secondo le stesse fonti, che nel convoglio ci fossero due dei figli del rais, Saif al Islam e Saadi. È opinione diffusa tra i ribelli quindi che Gheddafi sia in Libia: forse, ipotizzano alcuni, asserragliato ancora in uno dei suoi bunker segreti a Tripoli.

Il portavoce: sta bene ed è in Libia "Gheddafi gode di eccellente salute e sta pianificando e organizzando la difesa della Libia". A parlare stavolta è il portavoce del colonnello libico, Moussa Ibrahim, sottolineando che sia il raìs che i figli rimangono nel Paese. E la guerra? "Siamo ancora potenti e in grado di ribaltare la situazione e sconfiggere la Nato. Stiamo combattendo e resistendo per il bene della Libia e di tutti gli arabi".

Il giallo dei lealisti in Niger Un convoglio dei soldati del regime accompagnato da combattenti tribali Tuareg avrebbe intanto lasciato la città di Agadez e si sarebbe diretto verso Niamey, capitale del Niger. Lo riferisce il proprietario del giornale locale Agadez Info, Abdoulaye Harouna, spiegando che i mezzi del regime si stanno appunto spostando verso sud. La notizia non è stata confermata dalla Nato, i cui aerei da guerra non pattugliano di norma il sud del Sahara. "Crediamo si trattasse di un qualche tipo di squadra di protezione", sostiene un portavoce del consiglio militare dei ribelli a Tripoli, Anis Sharif.

Bani Walid verso la resa Continuano gli scontri. Mentre la Nato bombarda Sirte, gli insorti avrebbero trovato l’accordo con le forze lealiste per ottenere senza combattimnenti la resa di Bani Walid, secondo quanto riferisce l’emittente al-Jazeera. La città, una delle ultime roccaforti in mano agli uomini fedeli al Colonnello Gheddafi, potrebbe passare sotto il controllo del Cnt già nelle prossime ore.

Sulla città, nodo strategico a sud est della capitale Tripoli, gravava da giorni l’ultimatum delle forze ribelli: una resa entro pacifica sabato avrebbe evitato una nuova sanguinosa battaglia. Gli uomini di Bengasi hanno promesso di non esercitare alcuna "vendetta" nei confronti delle tribù presenti a Bani Walid.

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