Roma - "Sono illazioni, smentisco tutto, quei lavori sono stati fatturati e pagati da noi". L'ex ministro Pietro Lunardi, a colloquio con l'ANSA, respinge quanto apparso su alcuni giornali circa il regalo da 150mila euro ricevuto da parte di Diego Anemone, sotto forma di lavori di ristrutturazione nella sua villa nella campagna di Parma. "Ho le carte in regola, siamo tranquilli - dice - sono soldi pagati da noi e posso dimostrarlo". L'ex ministro delle Infrastrutture non ha in programma alcun interrogatorio con i pm che indagano sugli appalti del G8, dice ancora Lunardi, precisando che tuttavia sarebbe "pronto a presentare tutte le carte". "Tutto assolutamente in regola", assicura Lunardi anche riguardo all'acquisto di un immobile nel centro storico della Capitale. "Possiamo dimostrare come è avvenuto l'acquisto, c'é stata una perizia da parte della banca. Quale? Non lo ricordo. Abbiamo fatto un mutuo ipotecario, c'erano otto inquilini dentro per cui il valore si abbatte del 40%", spiega l'ex ministro. "Si vede che sono a corto di argomenti - osserva poi Lunardi a proposito degli articoli su aspetti dell'inchiesta che lo riguardano - è la quinta o sesta volta che pubblicano le stesse cose".
Parole ribadite anche dal suo legale. "E' del tutto priva di fondamento, e quindi falsa, la notizia apparsa secondo cui Pietro Lunardi, ai tempi in cui era ministro, avrebbe ricevuto come 'omaggio' la ristrutturazione del palazzetto di via dei Prefetti a Roma da parte delle imprese riconducibili al gruppo Anemone".
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