«È possibile che possa esistere una cosa del genere?». Non ha nascosto lemozione lattrice americana Meryl Streep affacciandosi dal balconcino dello studio del sindaco con vista sui Fori prima di ricevere per la sua carriera, la tradizionale statuetta della Lupa capitolina come segno «dellamore di Roma» nei suoi confronti. In Campidoglio lattrice, due premi Oscar e 15 nomination, si è presentata vestita di nero (spolverino, pantaloni e scarpe con tacco alto), occhiali compresi, capelli raccolti e, unica nota di colore, 2 spille viola.
In aula Giulio Cesare ad applaudirla cerano anche Carla Fracci, Anna Fendi, Renato Balestra, il direttore del Festival del cinema di Roma, Gian Luigi Rondi e il presidente della Fondazione Musica per Roma Gianni Borgna. Meryl Streep era accompagnata dal marito, Don Gummer, scultore statunitense.
Una «Lupa» con lode a Meryl Streep
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