Grande attesa per il ballottaggio delle presidenziali che si svolgerà domenica. L'Uruguay conoscerà dunque il proprio destino: favorito è l'ex guerrigliero Josè Mujica, candidato della coalizione di sinistra già al potere; a contendergli la vittoria c'è un ex Presidente, il liberale Luis Alberto Lacalle. Al primo turno Mujica ha raccolto un numero di consensi nettamente superiore al rivale, ma è rimasto sotto la soglia fatidica del 50 per cento. Di qui la necessità di andare al ballottaggio. A votare per il nuovo presidente, il successore di Tabarè Vazquez, primo capo di Stato di sinistra nella storia dell'Uruguay, sono chiamati oltre 2,5 milioni di elettori. Mujica, arrestato e imprigionato durante gli anni della dittatura, ha buone possibilità di seguire le tracce del Presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, unico ex rivoluzionario armato ad essere stato eletto in un paese latino-americano.
Ex colonia spagnola, stretta fra Argentina e Brasile, l'Uruguay ha vissuto un periodo di dittatura militare fra il 1973 e il 1985. In ogni caso, oltre a Cuba e al Venezuela, sono molti i paesi dell'America latina che si sono affidati a governi e presidenti di sinistra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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