Lutto per la lirica siciliana e mondiale: è morto improvvisamente in Turchia, dove si trovava in tournèè, il tenore Vincenzo La Scola. A stroncarlo improvvisamente, senza che nulla lasciasse presagire l'imminente tragedia, un malore che non gli ha lasciato scampo. E che ha stroncato una carriera che dagli inizi in Siciilia, a Palermo, sino ai trionfi della Scala di Milano e degli Stati Uniti, è stata costellata da successi.
Era nato a Palermo nel 1958, Vincenzo La Scola. Per oltre 25 anni ha svolto una carriera di successo internazionale nelle opere del repertorio italiano di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini. Ha avuto successo anche nel campo della musica leggera collaborando con Cliff Richard nell'album EMI Vita mia (2009). Nel 2000 è stato anche ambasciatore dell'Unicef.
Gli inizi nella sua Sicilia, cui è sempre rimasto legato. Debutta nel 1983 a Parma nel ruolo di Ernesto nel «Don Pasquale» di Donizetti. Nel 1985 inizia la carriera internazionale a Bruxelles nel ruolo di Nemorino ne «L'elisir d'amore» sotto la direzione di sir John Pritchard, a cui fanno seguito apparizioni nei più importanti teatri europei, quali Amburgo, Barcellona, Berlino, Bonn, Colonia, Lisbona, Londra, Monaco, Parigi, Venezia, Verona, Vienna, dove si presenta ne «La Traviata», «La fille du régiment», «L'amico Fritz», «Rigoletto», «Luisa Miller».
Nel 1988 debutta alla Scala di Milano ne «L'Elisir d'amore» sotto la direzione di Giuseppe Patané. Incide per la Emi «Rigoletto» diretto da Riccardo Muti. Poi un continuo crescendo, che l'ha portato a calcare i palcoscenici dei più importanti teatri del mondo.
Nel 2003, dopo avere inaugurato la stagione del Teatro Regio di Torino con «Simon Boccanegra», ritorna al Metropolitan di New York con «La Boheme». È invitato dal Maestro Myung Chung a partecipare ai concerti di Natale e New Year a Tokyo per le televisioni giapponesi Asahi e Nhk.
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