«Macché “Manuale d’amore” combatto contro me stesso»

Il campione d’incassi 2005 dal 14 febbraio nelle sale tenta il bis con un Panariello in più

«Macché “Manuale d’amore” combatto contro me stesso»

Roma - Questa è buffa. Il seguito di "Notte prima degli esami" porta, nel titolo, un «oggi» stampato di traverso, come fosse un timbro. Per cui parecchi spettatori, soprattutto in provincia, hanno preso alla lettera quella scritta sui manifesti: entrando nei cinema e chiedendo un biglietto per il primo spettacolo. Del resto, lo strillo di lancio recita: «Siete pronti per la seconda Notte?». Erano pronti. Invece dovranno aspettare fino al 14 febbraio, giorno canonico di San Valentino, quando il secondo capitolo della saga liceale/amorosa arriverà nelle sale, in 600 copie.
Produttori e distributori della 01 sanno che non possono toppare. Il brand, come dicono i pubblicitari, ormai s'è imposto, sicché l'ingente operazione di marketing, pari a due milioni e passa di euro, una cifra da De Laurentiis, stavolta punterà sulla ricerca di un nuovo pubblico. Non solo i diciottenni di oggi e di allora, cioè del 1989, ma anche quarantenni, cinquantenni, se possibile oltre. «Abbiamo scoperto che Luca Molinari (il protagonista interpretato da Nicolas Vaporidis, ndr) rimorchia con la stessa facilità figlie, mamme e nonne», sorride il regista Fausto Brizzi: «Se lo mangiano tutte con gli occhi».
Ricorderete che il primo episodio, l'anno scorso, portò a casa quasi 15 milioni di euro, un'enormità per una commedia d'esordio, sia pure leggera e di impianto popolare. L'idea è di fare il bis, migliorando se possibile il risultato. Stavolta, quindi, niente anteprime in profondità (per l'altro se ne fecero cinquanta), solo due proiezioni di gala a Roma e Milano, con sorprese incorporate, forse una gigantesca battaglia a cuscinate in omaggio a una scena del film, e subito dopo un tour degli attori nelle principali città. Intanto Notte prima degli esami oggi, in gergo Npdeo, sbarcherà in massa su Mtv, Sky, Rete A, poi su YouTube con una serie di filmati amatoriali presi dal backstage, infine su tutti i talk-show, a partire da Baudo per finire a Vespa, mentre le riviste per adolescenti Tu e Top Girl copriranno il versante carta stampata, regalando biglietti gratis. Non basta: in contemporanea escono gadget vari, il romanzo ispirato al film, un numero speciale di Topolino con l'avventura ad hoc Qui Quo Qua e il giorno prima degli esami e la canonica compilation musicale, con Luca Carboni e The Fratellis al posto di Raf e dei Queen.
Funzionerà? Il regista, Fausto Brizzi, 38 anni, romano, golden-boy del cinema italiano, trentadue premi già incassati, fa gli scongiuri: «La vuole sapere tutta? Il mio rivale non è né Manuale d'amore 2 né Ho voglia di te, ma Notte prima degli esami. Combatto contro me stesso». E siccome squadra che vince non si cambia, ecco, con minime defezioni (Carolina Crescentini sostituisce Cristina Capotondi, impegnata su altri set), questo seguito più ricco e ambizioso; anche se, a rigor di logica, più che di sequel trattasi di newquel. Così almeno, con anglofono neologismo, lo battezza Brizzi. Il quale, essendo avido lettore di fumetti, da Batman a Topolino, ha pensato di trasportare pari pari i personaggi della storia dall'Italia del 1989 in quella del 2006.
Identico periodo (giugno-luglio), con la differenza che l'anno scorso l'Italia ha trionfato ai Mondiali. E la febbre del calcio molto salirà, facendo da sfondo agli eventi, amorosi, scolastici, familiari (niente politica), narrati con piglio romantico ma senza affondi nostalgici. Perché nel nuovo episodio irrompe l'Italia di oggi: tutta cellulari, web-cam, i-Pod, diavolerie elettroniche, jeans a vita bassa e riti giovanili importati dall'America. Come i cosiddetti flash-mob: «Sono riunioni goliardiche, all'insegna del cazzeggio, col tam-tam che corre su Internet. Centinaia di ragazzi si ritrovano in una piazza a fare cose stupide, tipo prendersi a cuscinate o spogliarsi nudi», ha spiegato il regista, annunciando una scena-cult non anticipata nei trailer. Cioè trecento giovani come mamma li ha fatti che ballano fingendosi sballati sul ponte di fronte a Castel Sant'Angelo al ritmo di Let the Sunshine, dal musical Hair.
Naturalmente, col lievitare del budget da 2 milioni a 5, il film ha acquisito un'impronta ancor più transgenerazionale. Scompare Faletti, presente solo nell'incipit burlesco nel nome di Giovanni Gentile (si vede il protagonista in una carrellata di esami di maturità, dal fascismo ad oggi), e arriva Giorgio Panariello: fa il padre di Luca, un commerciante di giocattoli alquanto sventato che si fa beccare dal figlio nella casa al mare mentre amoreggia con la professoressa Paliani, ovvero Serena Autieri. Uno sputtanamento totale.

E il bello è che sarà Luca, per evitare guai in famiglia, a mettere ordine nella vita di quel cinquantenne immaturo e frescone, un po' Peter Pan. «Papà, ma con tante donne che ci sono al mondo proprio la mia professoressa ti dovevi scopare?». Già.

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