Antonio Signorini
da Roma
«Si sta preparando la Finanziaria del grande imbroglio». Renato Brunetta, economista ed europarlamentare di Forza Italia ha unidea molto precisa del testo che uscirà a settembre da Palazzo Chigi. Servirà a tenere insieme la «base politica» del centrosinistra. Verranno fatte contente le grandi imprese con il taglio del cuneo fiscale. E non si scontenterà nemmeno la sinistra radicale perché «non ci sarà nessun taglio. Questo governo non è in grado di farli». Ci sarà invece una «lotta di classe» mascherata da recupero dellevasione fiscale e poi si bloccheranno gli investimenti in infrastrutture. Ma limbroglio è un altro. Si continuerà a dire che si deve coprire un buco nei conti pubblici, che in realtà non cè.
Ne è sicuro?
«Il ministro dellEconomia Tommaso Padoa-Schioppa aveva calcolato che per il 2007 servissero 15-18 miliardi di correzione per centrare il rientro nel rapporto deficit-Pil, così come concordato con Bruxelles. Poi è stato spiazzato dalle entrate fiscali del primo semestre del 2006. Se nel secondo semestre il gettito andrà come nel primo, ed è molto probabile, i conti ne risentiranno positivamente anche nel 2007».
Effetti pratici?
«Con leconomia che cresce e con i conti pubblici in ordine lasciati dal governo Berlusconi cè la possibilità che sia sovrastimata non solo la correzione dell1,5 per cento di Pil prevista da Padoa-Schioppa nel Dpef, ma anche il punto percentuale previsto da Tremonti. Il tendenziale alla fine potrebbe rivelarsi quello concordato con lUnione Europea anche senza correzione».
Basterebbe quindi una finanziaria da 20 miliardi. Eppure Bersani ha confermato che la finanziaria sarà di 35 miliardi, tutti nel 2007...
«In realtà potrebbero fare una manovra tranquilla, che vale la metà. La correzione non serve, ma loro hanno un bisogno forsennato di dire che invece bisogna correggere i conti. Questo, come lo so io, lo sanno anche quelli della sinistra della maggioranza, che giustamente non si fanno fregare. Appena riapriranno le Camere Forza Italia chiederà al ministro di presentare la nota di variazione del Dpef, visto che quello attuale si basa su saldi sottostimati».
Il ministro dellEconomia continua a dire che le riduzioni di spesa corrente ci saranno. Non gli crede?
«Non faranno tagli, mi ci gioco la mia reputazione di economista».
Dove troveranno i soldi?
«Ci sarà il recupero dellevasione fiscale, che però per Bruxelles non può essere conteggiato tra le entrate. Per coprire le maggiori uscite bloccheranno gli investimenti, così avranno anche qualche problema in meno con i Verdi».
Non pensa che il recupero dellevasione fiscale sia comunque un fatto positivo?
«Bisogna chiederci se e come tutto questo possa servire allItalia. Il taglio del cuneo fiscale, a mio avviso, sono soldi buttati. Non servirà a far crescere la competitività del Paese né a far crescere il potere dacquisto. È un regalo alle grandi aziende.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.