Quasi 1700 espositori per 80mila visitatori previsti. Una vetrina virtuale attiva per un mese a Fiera conclusa. Un padiglione interamente dedicato al made in Italy di qualità. E un messaggio, forte e chiaro, per le istituzioni, Comune in primis: «Il sistema fieristico oggi va aiutato. Non chiediamo soldi - ha specificato Marco Serioli, direttore di FieraMilano - ma soprattutto coordinamento per fare squadra». Nonché un'attenzione ai piccoli negozi, quelli di vicinato, «fondamentali perché rendono vivi e vitali i quartieri».
Sono questi i punti del nuovo Macef che prende il via oggi alla Fiera di Rho (fino a domenica). Giunto alla sua 94ª edizione il Macef di gennaio fa i conti con una crisi che non risparmia un settore fatto per il 60 per cento di acquisti «discrezionali», ovvero oggetti dei quali si può fare benissimo a meno. Un settore che registra il 10 per cento in meno di vendite in Italia ma che per fortuna compensa in qualche caso con il mercato estero, fatto soprattutto di compratori russi. Partito con solo due settori «Tavola e cucina» poi si è allargato fino a comprendere quella che viene definita la «decorazione» cioè tutti gli oggetti che compongono le altre stanze della casa ai quali una quindicina di anni fa si è aggiunto anche il bijoux. Quest'anno come ha raccontato Giustina Li Gobbi, il Macef si arricchisce ancora. Con due iniziative al debutto. Si tratta di Festivity, con addobbi natalizi, decorazioni per le feste, giochi e giocattoli e «Macef +», l'alter ego digitale. Da prossimo 4 febbraio cliccando www.macefplus.com i compratori potranno mettersi in contatto con i 542 brand fino ad oggi registrati e sviluppare i contatti acquisiti oppure avviandone di nuovi. È un reale prolungamento della fiera che segna un nuovo modo di fare affari al passo con i tempi. I compratori saranno «certificati» dalla stessa organizzazione di Fiera Milano che si fa garante degli accessi. L'esperimento è già stato avviato con successo nel settore della moda in collaborazione con Pitti. «Nel giro di due anni - ha rincarato Serioli - partecipa all'attività on line il 90 per cento degli espositori e possiamo contare il triplo degli espositori della Fiera». Per la prima volta da quest'edizione la «digitalizzazione» viene applicata anche al settore della Casa. Torna per la seconda volta «L'Opera italiana» curata da Carlo Amadori che ha messo insieme grandi e piccole realtà produttive, storia e vanto dell'artigianato e dello stile made in Italy.
Tanti anche gli appuntamenti di formazione rivolti ai negozianti, tipo «come fare marketing territoriale nel tuo quartiere usando internet». La Fiera si mette a disposizione consapevole della necessità oggi di fare sistema. E in questo richiama anche il Comune. «Con la Moda è andata bene. Il Comune ci ha offerto uno spazio, i parcheggi gratuiti», ha spiegato Serioli.
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