Parigi - Carla Bruni ha chiesto la nazionalità francese. Lo si deduce da un'informazione trapelata dall'Eliseo e raccolta dall'agenzia Reuters, secondo cui la nuova first lady transalpina avrebbe deciso di tenere nella borsetta lo stesso passaporto del marito, Nicolas Sarkozy.
Ciò non dovrebbe comunque impedire all’ex top model di mantenere anche la propria originaria nazionalità italiana. Le informazioni e le indiscrezioni a proposito del passaporto di Carla Bruni caratterizzano una vigilia elettorale densa di polemiche politiche: i francesi sono chiamati a votare il 9 e il 16 marzo per i due turni delle elezioni comunali.
In realtà la gente è stanca dei soliti discorsi «politichesi». Così una radio parigina s'è posta una domanda un po' diversa dai soliti interrogativi sull’esito elettorale: la nuova moglie del presidente Sarkozy imiterà o no la precedente, Cecilia, in tema di boicottaggio delle urne? Quando - quasi un anno fa - l'elettorato transalpino si recò ai seggi per le presidenziali, l’allora «prima donna» Cecilia Sarkozy evitò accuratamente di partecipare col proprio voto alla sfida tra il marito e la socialista Ségolène Royal. Rimase in casa, dimostrando una certa dose d’insofferenza per le incontenibili ambizioni politiche del marito.
Adesso le fonti vicine a Nicolas Sarkozy si precipitano a dire che il caso di Carla Bruni è ben diverso, visto che la nuova first lady non vota solo perché non è iscritta alle liste elettorali. Messa così, l'affermazione dimostra una certa superficialità: le elezioni di domani sono comunali e dunque - in base ai vigenti trattati comunitari - i cittadini dell'Unione europea, residenti in Francia, hanno la possibilità di recarsi alle urne.
Gli italiani aventi diritto di partecipare domani alle elezioni comunali a Parigi sono per l’esattezza 2.798 (sono i più numerosi tra gli europei, preceduti solo dai 3.661 portoghesi). Se tra essi non c'è Carla Bruni, è solo a causa del fatto che (evidentemente) l’ex top model ha evitato di iscriversi alla lista elettorale della propria città, circostanza che in Francia è un atto personale del cittadino ed è indispensabile se si vuole usufruire concretamente del diritto di voto.
Adesso le fonti vicine al presidente Sarkozy annunciano che la prossima volta la consorte del presidente avrà il diritto di votare e colgono l'occasione per annunciare la sua intenzione di ottenere la nazionalità francese. Questa circostanza - il fatto che la moglie di un presidente voglia avere lo stesso passaporto del marito - non stupisce nessuno. A stupire è l'altra circostanza: appunto la mancata iscrizione di Carla Bruni alle liste per le elezioni comunali, a cui aveva tutti i diritti d'accedere anche in quanto cittadina italiana (residente a Parigi). Per quanto riguarda i tempi per l'ottenimento della nazionalità francese, è probabile che Carla Bruni, beneficiando di qualche solido contatto nelle istituzioni, possa chiudere la pratica entro la fine dell'anno.
E se Carla diventa francese, l’ex Cecilia punta sull’America: le sue nozze con Richard Attias si celebreranno a New York.
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