Nei mesi scorsi ci siamo occupati un paio di volte di Radio 101. Ma, in fondo, solo per sospendere il giudizio sull’ingresso in grande stile del gruppo Mondadori nel mondo della radio. Anzi, in quel momento, non si poteva nemmeno dire se l’ingresso fosse davvero «in grande stile». Anche perché Radio 101 - marchio storico dell’emittenza milanese - aveva un’immagine certamente appannata e polverosa.
Ecco, ora, dopo aver passato il primo banco di prova dell’estate - sicuramente il più importante per una radio - è possibile fare un primo bilancio. Ed è comunque positivo, molto positivo. Anche perché ormai Radio 101 non è più Radio 101.
Frase che si può leggere in vari modi, a partire da quello letterale: la radio ha cambiato ragione sociale e ora si chiama R101. Poi, a ripulire gli studi della radio dalle ragnatele che si erano depositate sulla storia dell’emittente, è arrivata la massiccia campagna pubblicitaria di rilancio del nome, del logo e della stessa linea editorial-musicale della radio. Un’operazione in grande stile che, non a caso, somiglia specularmente a quella delle emittenti del gruppo L’espresso sulle testate edite dallo stesso gruppo.
Insomma, R101, in attesa di essere una nuova radio, ha iniziato a essere una radio nuova. Un’emittente che, se non fosse un ossimoro, si potrebbe dire che è una radio che si vede. Non a caso, ha puntato moltissimo sul look e sul design. Oltre che su personaggi che della capacità evocativa delle loro voci associate alle loro immagini sono un po’ il simbolo: Federica Panicucci è dolcissima nel suo ricordo delle canzoni del cuore delle estati e delle stagioni passate Ottanta-Novanta, soprattutto se associata all’immagine delle forme morbidissime della sua maternità, ormai giunta in porto, ma che sembrava infinita, come avevano ironizzato splendidamente gli ex compagni di frequenze Linus e Nicola Savino a Deejay chiama Italia: «Federica è incinta da venti mesi...».
Ma, per l’appunto, la Panicucci radiofonica l’avevamo già conosciuta a Deejay. La novità assoluta, invece, è Maddalena Corvaglia, che fa il salto di qualità definitiva da velina al resto del mondo dello spettacolo. Quello che nessun Stranamore, né La domenica del villaggio le avevano garantito fino in fondo. Maddalena, invece, stupisce e stupirà chi la ascolta con armi sconosciute.
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