Madrid, steward italiano tra le vittime

Aperta un'inchiesta sull'incidente (VIDEO - FOTO). La compagnia: "Presa d'aria difettosa". Morto Domenico Riso (nella foto), un cugino: "Con lui Ethan, tre anni, figlio dell'amico francese Pierrick: viaggiavano insieme". La famiglia non commenta. La testimonianza: "A Napoli 20 giorni fa lo stesso guasto"

Madrid, steward italiano tra le vittime
Madrid - La Farnesina ha confermato: anche un italiano è morto nell’incidente aereo. Domenico Riso, che avrebbe compiuto 41 anni il prossimo 3 settembre, era originario di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, ma dal 1997 viveva in Parigi, dove lavorava per l’Air France. Era uno steward e a lui, secondo la lista passeggeri, era stato affidato un minore che viaggiava da solo. Ma qui si apre un giallo. Perché in Sicilia c'è chi parla di un figlio dell'uomo. Un cugino omonimo di Domenico Riso sostiene che la vittima aveva un figlio con lui sull’aereo. Il parente ha mostrato le fotografie di un bambino in braccio all’assistente di volo nella sua casa di Parigi. Mancano però conferme ufficiali e che lo steward avesse un figlio e della sua presenza sull’aereo della Spanair. Alcuni familiari, davanti casa Riso, dicono di non sapere che Domenico avesse un figlio. Altri, vedendo le foto hanno allontanato i giornalisti contrariati.

Il mistero del bimbo "Domenico stava andando alle Canarie con il bimbo di 3 anni che aveva in affido. Insieme con loro c’era un amico di Domenico, Pierrick". L'amico è Pierrick Charilas, ex ginnasta francese, 30enne. E sulla lista dei passeggeri al nome Ethan corrisponde lo stesso cognome Charilas, quindi il bimbo potrebbe essere figlio dell'amico di Riso. Del bimbo parla Domenico Riso, il cugino omonimo che era andato a trovare lo steward appena 3 mesi fa. "Era un bambino francese di 3 anni - ha detto ai giornalisti - e Domenico mi disse che lo andava a prendere spesso per trascorrere insieme qualche giorno. Il suo nome era Ethan". Ma in famiglia preferiscono non parlare del bambino in affido. Il prossimo 2 settembre Domenico Riso sarebbe dovuto partire nuovamente per Parigi ospite del cugino omonimo.

Nessuno sapeva fosse a bordo Si sono sentiti ieri pomeriggio per l’ultima volta Domenico Riso e l’anziano padre Pietro di 82 anni. A riferirlo è il sindaco di Isola delle Femmine, Gaspare Portobello, che appena appreso la notizia della morte dello steward è andato nell’abitazione dei Riso per portare le condoglianze del piccolo Comune. "Il padre - ha detto il sindaco parlando con i giornalisti - ha raccontato che Domenico quest’anno non sarebbe venuto a Isola, come faceva tutti gli anni, ma aveva preferito trascorrere le vacanze alle Canarie". Però, non aveva specificato al padre con quale volo sarebbe partito da Madrid.

La ricostruzione Si era alzato anche in volo per 50 metri prima di precipitare. A fornire i dettagli sulla procedura di decollo, la seconda per il volo JK 5022 diretto a Las Palmas nella Canarie, è il ministro delle Infrastrutture, Magdalena Alvarez. In un’intervista alla radio nazionale spagnola, il ministro ha riferito che i tecnici della Spanair avevano dato l’autorizzazione al decollo dopo che il pilota dell’MD-82 aveva rilevato problemi. "Il pilota era partito - ha detto il ministro, ma prima di raggiungere la pista - è rientrato dopo aver avvertito qualcosa, qualcosa che sarà la commissione d’inchiesta a stabilire" ha sottolineato il ministro e ha aggiunto che dopo aver avuto il via libera al decollo dai tecnici "l’aereo è decollato alzandosi di 200 piedi, circa 50 metri, poi è caduto".

Tragedia Solo in 19 si sono salvati nella tragedia area di Barajas. Nell'aeroporto di Madrid un aereo della Spanair, diretto a Gran Canaria, con a bordo 172 persone tra passeggeri ed equipaggio (9 persone) ha avuto un incidente in fase di decollo. Il pilota stava rullando sulla pista, intorno alle 14,45, quando si è incendiato uno dei motori di sinistra, il velivolo si è spezzato in due parti e ha finito la sua corsa impazzita in un prato vicino alla pista del terminal T4. Quindi ha preso fuoco: si è innalzata un'imponente colonna di fumo. Secondo fonti mediche le vittime sono 153: i soccorritori sono riusciti a estrarre dalle lamiere solo 19 passeggeri, tutti feriti, in condizioni critiche. Sul posto si sono portati decine di veicoli dei pompieri della capitale spagnola.

Problemi alla presa d'aria Si erano manifestati problemi di "surriscaldamento in una presa d’aria" ma dopo un ulteriore controllo al volo JK5022 per Las Palmas, alle isole Canarie, era stato dato l’ok per partire. Sono i dettagli che il vice-direttore generale della compagnia "low cost" Spanair, Javier Mendoza, ha fornito sulla tragedia aerea. Mendoza ha parlato a Madrid nel corso di una conferenza stampa convocata dalla Spanair. Il vicedirettore della compagnia ha confermato che il comandante aveva deciso di far rientrare l’aeromobile alla porta d’imbarco prima del decollo dopo avere riscontrato un "riscaldamento eccessivo in una presa d’aria".

I superstiti "Dentro l’aereo c’erano molti corpi carbonizzati". Queste le parole di un addetto ai servizi di emergenza, raccolte dall’edizione online di el Mundo. Sempre l’uomo ha rivelato che i superstiti sarebbero 19, tutti in condizioni critiche. A sera anche il governo spagnolo, prima molto cauto, ammette che "le vittime sono più di 100". I soccorsi si sono rivelati complicati. I vigili del fuoco hanno tardato a entrare nell’aeromobile per l’altissima temperatura all’interno del velivolo. L’aereo, che stava decollando, era carico di cherosene e nell’impatto con il suolo si è incendiato. L’incendio si è poi esteso nelle zone circostanti e si è diviso in due focolai. Il fumo, visibile anche dal nord di Madrid, ha circondato l’intero l’aeroporto. I vigili del fuoco sono stati aiutati nello spegnimento dell’incendio da un elicottero della Comunità di Madrid.

I feriti I 19 superstiti sono in gravi condizioni: 11 sono stati ricoverati all’ospedale la Paz, che ha un reparto speciale per grandi ustioni, e due tra questi hanno riportato gravi ustioni su

tutto il corpo. Intanto alcuni ospedali di Madrid hanno dimesso degenti meno gravi per far spazio ai feriti nell’incidente aereo. Una bimba di due anni, estratta viva dalle macerie, è morta durante il trasporto in ospedale.

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