Torna il Leoluca Orlando d'attacco, quello che sulla base delle vicende giudiziarie spara a zero  sui suoi avversari politici. Questa volta il bersaglio è il sindaco di Palermo Diego Cammarata  (suo ex diretto avversario, visto che lo ha sconfitto alle ultime amministrative che si sono  svolte nel capoluogo siciliano), preso di mira sulla base delle ultime «esternazioni» di Massimo  Ciancimino, il figlio del sindaco-boss del sacco di Palermo don Vito.
 Il parlamentare di Idv ed ex sindaco del capoluogo siciliano trae spunto dalle ultime  dichiarazioni di Ciancimino junior, quelle a proposito di Milano2. «È notorio - sentenzia  Orlando - non occorreva aspettare le rivelazioni di Massimo Ciancimino, pregiudicato e figlio di  Vito Ciancimino condannato per mafia, per apprendere che Francesco Paolo Alamia era socio e  prestanome degli investimenti di denaro sporco di Vito Ciancimino». Subito dopo il siluro a  Cammarata: «Ciò che è altresì notorio - prosegue - e da me più volte denunciato è che Diego  Cammarata è stato fiduciariamente nominato, sino al 1993, sindaco della società del predetto  Alamia nella Inim, struttura di investimenti immobiliari di denaro sporco».
 Pronta la replica del sindaco Cammarata: «Ancora una volta Orlando non perde l'occasione per  sputare veleno contro i suoi avversari politici, delirando con accuse che non stanno né in cielo  né in terra. La mia attività professionale di avvocato (nel '93 Cammarata non era ancora  sindaco, ndr), svolta nel periodo in cui non avevo responsabilità istituzionali e di governo, è  sempre stata improntata all'assoluta trasparenza, e su questo non consento ad alcuno, quali che  siano le sue ragioni, di avanzare sospetti di qualsiasi genere.
Mafia, Orlando attacca il sindaco di Palermo Cammarata. Che replica: «Deliri»
Il deputato Idv prende spunto dai verbali recenti di Massimo Ciancimino su Milano2 per contestare il primo cittadino del Pdl. Che contrattacca: «Piuttosto che utilizzare il sistema consueto delle calunnie sarebbe bene che imparasse il confronto democratico sui fatti»
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