«La maggioranza spaccata porta la città allo sfascio»

Tursi, rivolta dell’opposizione per il rinvio del voto sul Piano urbanistico

«La maggioranza  spaccata porta la città allo sfascio»

«Con questa gente al governo della città, Genova va inesorabilmente allo sfascio. Non decidono nulla, e quando decidono fanno disastri!»: non è tenero Giuseppe Costa, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, nei confronti della giunta Pericu e della maggioranza di centrosinistra che la sostiene. E non è da meno il capogruppo della Lega, Edoardo Rixi, che tuona: «L’episodio più recente, accaduto nella Sala rossa di Tursi, è scandaloso. La maggioranza, in preda all’imbarazzo, ha fatto mancare il numero legale nella votazione sulla variazione degli indici di fabbricabilità. Non basta - aggiunge Rixi -. Hanno preteso la convocazione di un consiglio comunale straordinario, per poter votare una delibera di bilancio urgente, infischiandosene del regolamento che avrebbe imposto l’inserimento della pratica in una seduta ordinaria». A Tursi, insomma, la tensione fra maggioranza e opposizione è al calor bianco, in particolare dopo che - per la spaccatura della maggioranza - è saltata la votazione sugli indici di salvaguardia che doveva portare all’abbattimento del 50 per cento dei volumi di costruzione. In pratica, secondo il Piano urbanistico comunale, chi avesse avviato piani di riqualificazione in una certa zona della città e, quindi, abbattuto i volumi di costruzione, avrebbe avuto la possibilità di realizzare gli stessi volumi in altre aree. Per effetto di una variante, questi volumi sarebbero stati ridotti del 50 per cento, ma le «perplessità» di parte della sinistra avevano provocato la richiesta di rinvio della pratica. La conseguente votazione aveva decretato però la sonora bocciatura dei «perplessi». È ancora Costa a spiegare la successione degli eventi: «Dovevamo votare la variante di salvaguardia, quando la maggioranza ha fatto mancare il numero legale uscendo dall’aula. Le conseguenze sono chiare: resta in vigore l’indice di edificabilità attuale, e chiunque voglia presentare progetti può ancora usufruire, chissà per quanto, della volumetria in vigore. A pensar male, come dice Andreotti, si fa peccato - conclude il capogruppo azzurro -, ma quasi sempre ci s’azzecca». Insiste Rixi: «Basta pensare ai progetti che riguardano la riconversione di ex rimesse o impianti di smaltimento rifiuti... Come si fa a non pensare che siano questi i veri obiettivi del centrosinistra?». In ogni caso, i consiglieri di opposizione si sono incontrati col segretario generale del Comune per ottenere «l’elenco scritto delle richieste di concessioni edilizie con trasferimento di volumi presentate dal 6 luglio di quest’anno alla data di approvazione della delibera» non votata martedì scorso.

«Metteremo giunta e maggioranza di fronte alle proprie responsabilità - concludono all’unisono Costa e Rixi -. Il centrosinistra è sempre più diviso e irresponsabile, e allora diventa sempre più urgente dare a Genova una guida sicura».

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