Non è possibile proseguire con l'inchiesta sul caso degli abusi sessuali di Capodanno scorso in piazza Duomo a Milano, che va quindi verso l'archiviazione. Questo per due motivi precisi. Da una parte, le giovani che avevano raccontato di avere subito molestie e palpeggiamenti in mezzo alla folla in festa non hanno poi formalizzato la querela. Dall'altra - e soprattutto - le immagini delle telecamere agli atti dell'indagine non hanno permesso di identificare alcun presunto responsabile.
L'attività di indagine dell'aggiunto Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo, delegata alla Squadra mobile, fin dai primi mesi del 2025 è stata intensa. Partita appunto dalle denunce fatte ai giornali (e, sembra quindi, solo ai giornali) di alcune ragazze anche straniere in piazza quella notte. Si tratta di una giovane di Liegi, seguita da una 19enne inglese e da due donne italiane. L'ipotesi di reato è di violenza sessuale di gruppo ed è comunque procedibile d'ufficio. Tuttavia le immagini raccolte, per lo più con riprese dall'alto, si sono rivelate non utili. Si vede chiaramente, spiegano gli inquirenti, un gruppo di giovani uomini che approfittando della calca all'ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II formano un corridoio umano per costringere le donne a passarci attraverso. La giovane belga che per prima ne aveva parlato aveva raccontato di essere stata accerchiata «da un gruppo di un 30-40 nordafricani» e poi toccata nelle parti intime. La stessa Procura ha ipotizzato un fenomeno di taharrush gamea, in arabo «molestie collettive», una pratica di aggressione sessuale in segno di disprezzo alla donna documentata per la prima volta in Egitto nel 2005. Nelle immagini però non si distinguono i gesti e tanto meno i volti. Non è stato possibile riconoscere alcuno, nonostante il lungo lavoro in particolare sugli abiti, anche con l'aiuto dell'Intelligenza artificiale. Impossibile dunque per i pm formulare imputazioni: chiederanno l'archiviazione del fascicolo. Se abusi ci sono stati, resteranno impuniti.
Rimane il problema di una piazza Duomo non gestita in occasioni ad alto rischio e in vista del prossimo San Silvestro. Tra le forze dell'ordine c'è forte preoccupazione per un Capodanno con violenze bis, anzi ter se si considerano gli abusi subiti da alcune giovani la prima notte dell'anno 2022 (per cui sono stati condannati tre ragazzi nordafricani).
Sala ha ribadito che neppure questo 31 dicembre ci sarà un concerto organizzato, anche perché la piazza è ridotta ai minimi dalla presenza delle installazioni olimpiche. L'ipotesi in campo è quella di un numero chiuso, da stabilire, e varchi presidiati con controlli dei documenti. Proprio oggi è in programma in Prefettura il Comitato per l'ordine e la sicurezza su questa questione.