«Una maglia diventa bella solo se si vince»

Josè Mourinho tiene a battesimo la nuova divisa Moratti: «Quaresma non serve, un centrocampista sì»

nostro inviato ad Appiano Gentile

Signor Mourinho, bella la nuova maglia vero?
Lui l'accartoccia e fa: «Una maglia è bella solo quando si vince».
Nessuna mancanza di rispetto, solo che Mourinho è così. La gente interista sta imparando a conoscerlo e lui sta imparando a conoscere l'Italia: «Ho sempre amato le mie maglie - ha poi spiegato -, ma sono iniziate a piacermi quando ho iniziato a vincere. Questo è un gruppo che deve vincere, qui non è come in Inghilterra dove i tifosi li senti novanta minuti una volta alla settimana, qui il calcio dura tutto il giorno».
Ieri lo sponsor ha avuto la sua giornata, una riga azzurra larga proprio in mezzo dove c'è anche lo scudo di quest'anno, il biscione è sul cuore, il baffo a destra, la seconda maglia è bianca con pantaloncini marroni, Julio Cesar vestirà completamente in grigio: «Bella, spero di parare ancora meglio ma i miei compagni mi stanno prendendo in giro per le scarpe argentate che indosso». Da segnalare un Adriano sul palco molto composto, mani dietro la schiena, faccia buona, testa china, i tifosi lo hanno incoraggiato a lungo durante l'allenamento: «Sì, mi fa immensamente piacere. Non lo dimenticherò. Spero di poter fare una buona stagione per ripagare l'affetto di tutta questa gente». Grande intuizione di Materazzi che rivolto a Mancini gli fa: «Sfido che questa maglia ti piace, c'è lo scudetto», sono prove da Matrix, l'atmosfera è buona, ieri terzo allenamento, un'ora e mezza tutta con la palla, poi diverse sessioni di lavoro a gruppi, con esercitazioni sul possesso palla e sulla tattica. Sedute individuali per Cordoba, Samuel, Ibrahimovic e Vieira che hanno lavorato con i professori Bisciotti e Gaudino. Cristian Chivu, operato alla spalla e fresco sposo, è in permesso sino al 30 luglio. Alle 14 l'Inter ha lasciato la Pinetina per raggiungere Brunico, oggi doppia seduta.
Restano in sospeso tutte le operazioni di mercato, l'Inter ritiene di aver già compiuto tutti i passi necessari e ieri Massimo Moratti, nuovamente sollecitato, ha lanciato un nuovo messaggio: «Quaresma non ci serve, Mourinho ha chiesto un centrocampista e con Lampard occorre pazienza». Voci non confermate segnalano una telefonata del presidente ad Abramovich che si sarebbe negato per non dare il minimo appiglio di contestazione ai tifosi sull'affare Lampard: «Non siamo noi a volerlo cedere ma è lui che vuole andarsene».


L'Inter peraltro si sta ritirando con discrezione, Moratti non vuole esacerbare gli animi e ripete che occorre rispetto verso il Chelsea ma questa trattativa avrà un epilogo in tempi brevi, oggi Lampard deve decidere se partire con la squadra in tournée o virare verso Milano.

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