Mago, spia e imbroglione Crowley era una Bestia

A Londra, gli artisti gozzovigliano ma la guerra è vicina e il satanista è stato arruolato dai servizi

Mago, spia e imbroglione Crowley era una Bestia

Chi era Aleister Crowley? Un tossico fanfarone o l'autore delle opere di magia più importanti dai tempi del Rinascimento? Cos'è di preciso la magia, un antenato della scienza, un mezzo per piegare la natura al proprio volere o un insieme di trucchi per spennare gli allocchi? Prima di azzardare una risposta, consigliamo di rivolgersi alla sapienza di un grande maestro mai abbastanza ricordato, lo storico della filosofia Paolo Rossi. Citiamo un'opera per tutte, Francesco Bacone. Dalla magia alla scienza, pubblicata da Laterza nel 1957, anche se il catalogo dei libri importanti sarebbe lungo e sorprendente.

Senza ombra di dubbio, Crowley è stato una delle figure più influenti nella cultura del Novecento. Possiamo anche spingerci oltre: c'è un filo nero che lega i nomi più disparati e non associati solitamente alla magia. Quel filo è Aleister Crowley. Può non essere piacevole scoprire che la Bestia 666, come Crowley si faceva chiamare, ha affascinato mezzo mondo. Ma è così. C'è poi da fare attenzione alle parole: Crowley era un satanista? No, anche se faceva largo uso di soprannomi diabolici anche e forse soprattutto per motivi auto-promozionali. Era, almeno in origine, un membro della Golden Dawn, la setta gnostica alla quale era affiliato, tanto per fare un nome pesante, William Butler Yeats. Poi fu a capo della OTO, ovvero Ordo Templi Orientis, un'altra loggia esoterica. Non ripeteremo qui la biografia notissima di Crowley, che ebbe anche un capitolo significativo e disastroso, con un'atmosfera più malata che decadente, in Italia, a Cefalù. Benito Mussolini cacciò Crowley dal nostro Paese.

Basterà piuttosto fare un elenco, per clamoroso difetto, di chi ha preso sul serio Crowley: Fernando Pessoa, Aldous Huxley, Timothy Leary, Christopher Isherwood, Colin Wilson, Ron Hubbard, David Bowie, Jim Morrison, Jimmy Page, i Beatles, i Rolling Stones, John Zorn. W. Somerset Maugham ne scrisse in un romanzo, Il mago, edito in Italia da Adelphi. Leonardo Sciascia ne raccontò l'espulsione dalla Sicilia negli Apocrifi sul caso Crowley. Vincenzo Consolo gli dedica un capitolo in Nottetempo, casa per casa.

Il credo di Crowley aveva un solo articolo: «Fa' ciò che vuoi sarà l'unica legge». Con questo corollario: «Amore è la legge, amore sotto la volontà». «Fa' ciò che vuoi», più di un lasciapassare per ogni desiderio, è una formula che descrive il vero scopo della magia: piegare la natura ai voleri dell'uomo, attraverso rituali. Thelema è l'insieme delle teorie di Crowley e la magia sessuale è la sua applicazione più potente.

Crowley era uomo dai molti talenti: ottimo scacchista, scalatore provetto, famosa la spedizione sul K2, pittore, poeta e narratore. Una leggenda, con qualche fondamento storico, attribuisce a Crowley una militanza, come agente segreto, nell'incipiente epoca dei totalitarismi. Piccolo problema: non si capisce se fosse schierato con i nazisti o agli ordini degli inglesi. Abwehr o MI5?

Non ha dubbi Richard C. McNeff, autore del divertente romanzo Aleister Crowley MI5 (traduzione di Paola Olivetto e Mirko Zilahy, Atlantide edizioni, pagg. 208, euro 24). Il mondo della cultura se la spassa nella Londra a un passo dalla Seconda guerra mondiale. Ci sono i surrealisti in trasferta, uno scatenato Dylan Thomas, un acido Wyndham Lewis e il placido Victor Neuburg, il vero protagonista del libro. Victor però ha un segreto: è stato l'allievo prediletto di Crowley e non riesce a liberarsi da visioni di conflitti sanguinosi. Teme di essere posseduto da Marte in persona. Intanto nel mondo politico, gira voce che Adolf Hitler e i suoi gerarchi siano occultisti. Il re Edoardo VIII e la sua amante americana Wallis Simpson sono i personaggi del momento. Simpatizzano entrambi per il fascismo e forse Wallis è una spia al soldo dei tedeschi.

In questa atmosfera decadente, Crowley torna nella capitale e prende parte alla festa. Alcuni indizi lasciano credere che il mago sia al soldo dei servizi segreti di Sua maestà. Potrebbe addirittura essere al centro di una macchinazione per trasmettere informazioni sbagliate a Berlino e incastrare il numero due del regime nazista, Rudolf Hess.

Difficile dire quanto ci sia di vero in questa storia. Sicuramente è verosimile, e la fonte principale, non citata da McNeff nella appendice bibliografica, è John Symonds, segretario e biografo di Crowley, autore di un romanzo, The Medusa's Head, nel quale viene raccontato, con dovizia di particolari, un Crowley prima attirato dalla prospettiva di essere il consigliere di Hitler e poi dedito al doppiogioco per favorire i compatrioti britannici.

Forse McNeff gioca su un altro tavolo. Infatti, il finale visionario, con Londra avvolta dalle fiamme scagliate da antiche divinità, si direbbe insieme una invocazione e una profezia.

Si invoca lo spirito della guerra, Marte, per mandarlo in pensione ed evitare morte e distruzione. Si profetizza un grande rogo se qualcuno non prenderà provvedimenti drastici. Per ora, se ci guardiamo attorno, dobbiamo concludere che la profezia è esatta ma l'invocazione non è riuscita.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica