La malasanità uccide più dei killer di mafia

Aumentano gli omicidi volontari, soprattutto quelli legati alla criminalità comune; in crescita anche le morti bianche e quelle dovute alla malasanità (più 148%) e i reati contro il patrimonio come rapine, i furti e sequestri di persona a scopo di rapina. Significativo l’incremento dei reati legati al traffico di droga, di quelli sessuali e di quelli contro la pubblica amministrazione. Sono i dati emersi dalla relazione sull’amministrazione della giustizia nel distretto di Palermo, compilata dal procuratore generale Carlo Rotolo in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Dal documento risulta anche un drastico calo dell’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali come strumento di indagine. Dalle 5575 del periodo compreso tra luglio 2004 e giugno 2005 si è passati alle 3095 del luglio 2006-giugno 2007. Infine, sono 180.798 i nuovi procedimenti iscritti: 13.648 in più rispetto all’anno scorso.

«È intuitivo - dice Rotolo - che uffici giudiziari, già provati da una pendenza di 112.212 procedimenti, difficilmente potranno far fronte in tempi ragionevoli o compatibili col nuovo sistema della prescrizione dei reati, a una massa tanto ponderosa».

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