«Non era giornata. Punto e a capo, si volta pagina». Manuela Moelgg la prende con filosofia. Delusa per il suo 15° posto nel gigante di St. Moritz vinto dalla francese Tessa Worley con Brignone 14ª migliore italiana, si era rifugiata nel tendone riservato alle atlete per sbollire la rabbia e consolarsi con la seconda manche del fratello Manfred, al comando dello slalom di Val d'Isère. Macché, non era proprio giornata ieri. Scendendo con i freni un po' tirati, «senza mai riuscire a prendere il ritmo» come dirà lui, Manfred perde otto posizioni e chiude nono, delusissimo, al pari della sorella e di tutti gli altri italiani che ieri non hanno raccolto quanto speravano.
Eppure, verso le 11 sensazioni e aspettative erano ben diverse. A Val d'Isère, oltre a Moelgg, si era mosso benissimo Cristian Deville, caricato a mille dal 4° posto nel primo slalom di Levi e ottimo sesto con vista podio. Certo, dalle nevi francesi non arrivavano solo buone notizie, visto che dopo un'inforcata si era ritirato Giuliano Razzoli mentre viaggiava con il miglior tempo, ma in slalom ci sta, anche il super favorito Grange davanti al suo popolo aveva deluso sbagliando dopo poche porte, così come l'altro moschettiere Lizeroux e tanti ancora. L'Italia di Moelgg e Deville invece era lì, pronta allo scatto finale, quello decisivo.
Anche a St.Moritz le speranze erano vive grazie all'8° posto a quattro decimi dal podio di Fede Brignone, straconvinta di poter sfruttare come sua abitudine la seconda manche per recuperare. E invece... proprio mentre da Val d'Isère il telefono portava nel parterre la notizia del ritiro di Deville (inforcata anche per lui), nella seconda manche rinviata di un'ora per il vento Federica si perdeva fra i dossi del tracciato senza curve che l'allenatore delle tedesche, al comando con Rebensburg e Hoelzl a metà gara, aveva piazzato per aiutare le sue. Gran brutto lavoro, visto che la Hoelzl uscirà per la prima volta in due anni (e dopo quattro podi consecutivi) e che Viktoria precipiterà al 10° posto.
E Manfred Moelgg? Salverà lui la giornata? Purtroppo no, come detto farà poco meglio della Rebensburg finendo nono, senza nemmeno l'attenuante di aver sbagliato.
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