Bagdad - Il primo ministro iracheno Nouri al-Maliki si è impegnato a proteggere la comunità cristiana in iraq, oggetto negli ultimi tempi di una serie di attentati e di attacchi nella zona di Mosul che hanno sollevato un'ondata di proteste e di indignazione e sui quali è intervenuto ripetutamente anche il Papa. Da Mosul, oltre 13.000 iracheni di fede cristiana sono stati costretti a fuggire in questo periodo anche se qualcuno sta iniziando adesso a far ritorno.
Parlando ad una conferenza sul dialogo islamico-cristiano, al Maliki ha detto: «Tutti noi ci vergogniamo per questi eventi disgustosi avvenuti in Iraq.
È intollerabile che si uccida qualcuno per motivi di identità etnica o religiosa». Il primo ministro ha aggiunto che il suo governo lavorerà per fare in modo «che i nostri fratelli cristiani siano onorati e rispettati, come una componente essenziale della nostra società».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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