Malpensa, adesso Lufthansa riapre la partita

Berlusconi: "Air France è n vantaggio ma i giochi aperti". Il Senatur: "C’è l’impegno del Cavaliere a risolvere la situazione e a sbloccare i negoziati internazionali". Ecco perché solo Lufthansa può rilanciare l'aeroporto

Malpensa, adesso Lufthansa riapre la partita

Roma - No Lufthansa, no party. E infatti Umberto Bossi non ha certo l’aria di uscire da una festa quando nel pomeriggio, scuro in volto, lascia il vertice di Palazzo Grazioli, s’infila in auto e se ne va senza parlare, affidando a un successivo comunicato la posizione ufficiale della Lega. C’è una mossa disperata dei tedeschi, una lettera spedita a Palazzo Chigi alla venticinquesima ora. Air France però è ormai a un passo dalla meta. Il Carroccio sostiene «che la scelta del partner di Cai non è ancora definita», ma si è già preparato all’opzione b, la difesa a oltranza dello scalo milanese e del suo rango di hub: «Abbiamo riscontrato la volontà del presidente del Consiglio di risolvere il problema e abbiamo avuto assicurazioni circa lo sblocco dei negoziati relativi agli accordi bilaterali che consentono di attirare vettori e destinazioni internazionali su Malpensa».

A fare il punto ci pensa poi il Cavaliere in persona. «Da uomo di impresa, dico che c’è una trattativa molto avanzata con Air France che ha raggiunto un punto molto positivo per la compagnia. Ciò non esclude che, se Lufthansa volesse presentare nelle prossime ore un’offerta più vantaggiosa per recuperare il tempo perduto, nulla impedisce alla Cai di prenderla in considerazione. È sempre meglio avere un’alternativa. Ma devono fare in fretta». E presentare una vera offerta. «Anche oggi - racconta il premier - hanno scritto dicendosi interessati al mercato ma senza fare accenni a prezzi e condizioni». Poi una battuta sul rimpasto «imminente», con la promozione di Fazio e Brambilla («Ne parlerò con gli alleati»), e la giustizia: «Nessuna urgenza, però affronteremo la riforma al prossimo Consiglio dei ministri».

Dunque, per l’Alitalia i giochi sono fatti? Per Altero Matteoli non c’è alternativa ad Air France-Klm». Per Gianni Alemanno «allo stato attuale ci hanno detto che non è arrivata nessuna proposta tedesca». Ma la Lega insiste, «la scelta non è definita». Anche perché, secondo l’agenzia Agi, l’ad Lufthansa avrebbe davvero ripetuto l’interessamento della sua compagnia. I tedeschi hanno calato l’asso di denari? O è solo una mossa di disturbo? Anche l’Air France stringe i tempi. Oggi il cda del gruppo si riunirà per dare il via libera all’operazione che dovrebbe portare il gruppo di Spinetta a rilevare il 25 per cento della Cai al prezzo di 310 milioni di euro.
Ultimi fuochi prima del consiglio di amministrazione della Cai, fissato per lunedì prossimo alle 14 alla Magliana. E ultimi tentativi leghisti per opporsi a una scelta che appare ormai fatta. Con queste intenzioni tutto lo stato maggiore del Carroccio, Bossi, Maroni, Calderoli, Castelli e Cota, è calato a Roma all’ora di pranzo per un vertice a Palazzo Grazioli con il premier e il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. In un’altra stanza, ma nello stesso palazzo e a parlare dello stesso argomento, i vertici della Cai Roberto Colaninno e Rocco Sabelli e i sindaci di Roma e Milano, Gianni Alemanno e Letizia Moratti.

Una volta fuori, Bossi ha detto di aver trovato aperture e di «aver riscontrato la volontà di Berlusconi di affrontare» il caso Malpensa. «Abbiamo affidato al sottosegretario Castelli l’esame delle proposte complessive del Cai sullo scalo. È evidente che chi pensa di far operare una compagnia aerea senza considerare Milano come hub è destinato al fallimento e al ripetersi degli stessi errori di Alitalia». La Lega spera ancora che i tedeschi possano rientrare in partita: la lettera di Lufthansa, insistono fonti del Carroccio, sarebbe una vera proposta di partnership. Giunta fuori tempo massimo, ma utile per strappare di più su Malpensa.

Infatti. «Non c’è una guerra tra Roma e Milano», dice Alemanno.

«Siamo stati tutti d’accordo - racconta Matteoli - sul fatto che non possiamo penalizzare l’aeroporto di Malpensa». Assicurazioni varie sono arrivate anche da Colaninno: pure con la scelta di Air France, la nuova Alitalia garantirà «l’impegno a sviluppare l’aeroporto» e a «moltiplicare le rotte internazionali».

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