Malpensa fuori moda Le grandi griffe ora chiudono i negozi

Valentino e Diesel lasciano Malpensa. Trussardi trasloca. E corrono voci sul futuro incerto di Hermès, Gucci e Johnny Lamps. Le grandi firme vacillano e gli affari non sono più quelli di una volta. Dopo il drastico taglio dei voli di Alitalia, il numero dei passeggeri è precipitato e anche le griffe sono costrette a fare i loro conti. Con le chiusure, sono a rischio un centinaio di posti di lavoro: commesse assunte a tempo determinato che verranno lasciate a casa senza uno straccio di cassa integrazione. I sindacati chiedono a Sea, la società che gestisce lo scalo, l’apertura di un tavolo per discutere di tutti i problemi dell’indotto. Eppure qualche segnale di ripresa c’è e arriva proprio dal mondo del lusso: a fronte di tanti traslochi, ci sono anche due arrivi celebri: Zegna e Armani.

Non solo, mentre tanti albergatori della zona hanno ridotto il personale, di fronte allo scalo sta per essere costruito l’hotel Sheraton: 440 camere e 11 suite. Il primo a credere nella ripresa è il presidente di Sea Giuseppe Bonomi che si lascia rincuorare dai dati: ad aprile il traffico dei passeggeri è aumentato di quasi l’8 per cento.

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