Roma

Maltempo, presto saranno valutati i danni

Daniele Petraroli

«Le strade provinciali non hanno grandi problemi di allagamenti, quello che ci preoccupa, semmai,sono gli eventi franosi». Piero Ambrosi, assessore alle infrastrutture e viabilità della giunta Gasbarra, vuole replicare alle parole del vicepresidente del consiglio provinciale Bruno Petrella che denunciava, sul Giornale di venerdì, la scarsa manutenzione delle strade di competenza provinciale.
Assessore partiamo da Ardea. Gasbarra ha annunciato di voler chiedere lo stato di calamità naturale per la cittadina colpita dal violento nubifragio il 9 settembre. Quali sono le vostre responsabilità in questa vicenda?
«Il presidente lo ha fatto per essere vicino al Comune ma quella situazione non è ascrivibile alla nostra responsabilità. Mi risulta, poi, che il tratto di Laurentina maggiormente danneggiato non fosse nostro. Non è stato un intervento di competenza ma per andare incontro a una necessità della città».
Eppure è un dato di fatto che appena cadono due gocce le strade si riempiono d’acqua.
«È vero ma non si tratta di strade provinciali su cui ci hanno segnalato pochissimi allagamenti. Anche perché noi facciamo manutenzione sulle cunette e non sui fossi, di cui sono proprietari altri enti, che sono quelli che danno maggiori problemi. Non me la sento proprio di dire che la viabilità provinciale sia stata messa in crisi. In qualche caso magari le cunette si sono riempite d’acqua per concause diverse magari quando è piovuto per sei-sette giorni di seguito».
Il numero degli operatori e i mezzi sono sufficienti? Il consigliere Petrella ha avanzato qualche dubbio in proposito.
«Il servizio cantonieristico è sicuramente sotto organico. Bisogna capire se è il caso di potenziarlo o affidare la gestione di alcune strade a un nuovo soggetto societario creato insieme da Provincia e Regione. Il parco mezzi, invece, è stato profondamente rinnovato anche se, ovviamente, potrebbe essere ancora migliorato».
Prima ci diceva del problema delle frane. Quali le zone più a rischio?
«In quest’ultimo periodo abbiamo avuto eventi franosi a Marino e Castel Gandolfo, per esempio. Ma tutta l’area dei Castelli va tenuto sotto osservazione per prevenire disastri».
A proposito di monitoraggio, il sistema di rilevazione funziona a pieno regime?
«Esiste e produce materiale verificato periodicamente. Così siamo in grado di tenere sotto controllo le maggiori criticità. Il programma di prevenzione è aumentato negli anni.

Alcune zone, per esempio, hanno più attenzione perché maggiormente popolate».

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