Mancini: «Espulsione giusta ma partita rovinata»

da Milano
«È un regolamento patetico e assurdo. In undici avremmo potuto segnare altri gol e, comunque, avremmo potuto gestire meglio il finale di partita». Roberto Mancini nella notte che consacra l’Inter sotto ogni profilo, gioco, gol e risultato, sente che sofferenze del genere si pagano: «Non me la prendo con l’arbitro, lui non ha colpe, ha solo applicato il regolamento, ma eravamo praticamente in campo in otto, Materazzi espulso in modo assurdo, Ibrahimovic sofferente agli adduttori e Vieira con una caviglia sinistra in condizioni spaventose. Lui era quello che soffriva di più e gli sono grato di essere rimasto in campo fino all’ultimo minuto». Non senza imprecare, come è giusto che sia dopo una partita che ha fatto spendere molto in energie fisiche e psichiche: al fischio finale di Farina, Vieira e Mihailovic sono entrati in pericolosa collisione, tutta colpa dello stress, ma anche del dolore fortissimo. Mancini ricostruisce così l’episodio: «Vieira mi ha chiesto di uscire ma io avevo Materazzi espulso, Ibrahimovic che non riusciva più a correre e avevo bisogno di un centrocampista. Ibra mi aveva chiesto di essere sostituito, anche Crespo voleva il cambio, era una situazione abbastanza drammatica, e ho deciso di tenermi Vieira in campo. Quando lui ha visto che sostituivo Ibrahimovic ci deve essere rimasto molto male. A fine gara lui si è diretto verso di me, e comprendo il suo sfogo, credeva che io non mi fossi reso conto della gravità del suo dolore. Per fortuna si è messo di mezzo Mihailovic: è finita che hanno litigato loro due – conclude Mancini-, ma chiunque può capire che tipo di litigio era».
I complimenti se li prendono tutti, ma Stankovic ha fatto una partita straordinaria: «Mi è piaciuto il mio gol, ma mi è piaciuta di più la grinta di tutta la squadra. Fino al 4-1 abbiamo dominato, peccato non sia finita con quel punteggio, ma in questo modo forse la vittoria diventa ancora più esaltante e compatta ancora di più la squadra». Sceneggiata anche fra lui e Mancini dopo il gol, a testimonianza di quanto l’Inter fosse tirata come poche altre volte in questo anno solare. Ibrahimovic deve nascondersi dagli elogi: «Io continuerò a lavorare perché so che posso dare ancora di più ma ho ancora molto tempo davanti». Crespo: «Abbiamo vinto una partita delicata che ci frutterà nel tempo». Alla fine ancora Mancini con due notizie: la prima è sullo Spartak, martedì in Champions: «Non so quanto pagheremo questi infortuni, ma andiamo lì per vincere».

La seconda su Adriano: «Lui ha concordato tutto con me, speriamo sia più tranquillo. Dico solo che quando vorrà tornare, potrà tornare». E per tutti i complimenti del patron Moratti: «Sono molto soddisfatto: ragazzi, continuate così».

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